Gli investitori sono ancora più duri dei giudici californiani. Alla Borsa di Seul il titolo Samsung ha ceduto in una giornata il 7,45%, che si traduce in una perdita di oltre 12 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il crollo non era del tutto inatteso: il gigante coreano si aspettava che i mercati non avrebbero lasciato passare indolore la sentenza del Tribunale di San José, California. La giustizia americana ha infatti stabilito che Samsung ha copiato sei brevetti Apple e che per questo deve pagare una multa da un miliardo di dollari.
Ma Samsung non si arrende e ricorrerà in appello, forte anche della sentenza del Tribunale di Seul, che aveva dichiarato Apple colpevole di aver infranto due brevetti della concorrente asiatica, mentre Samsung ne avrebbe copiato solo uno. Inoltre la società asiatica chiederà la sospensione del divieto preliminare di vendere il Galaxy Tab 10.1 stabilito dal giudice di San José il 26 giugno. Eppure alcuni analisti iniziano già a stimare perdite nell’ordine del 4-5% per l’anno fiscale di Samsung, a causa dei maggiori oneri necessari per l’utilizzo di brevetti.
Al contrario, oggi sta guadagnando il titolo Nokia, che alla Borsa di Helsinki registra un aumento superiore al 10%, a 2,75 euro. L’eventuale blocco alle vendite di alcuni prodotti Samsung potrebbe dare ossigeno al colosso finlandese per diffondere i suoi smartphone sul mercato. Finora i telefonini Nokia, che utilizzano il sistema operativo messo a punto da Windows, sono rimasti all’ombra dei due gignati Apple e Samsung (che opera con il software Android di Google). Ma forse le carte in tavola si stanno rimescolando: dopo il forte calo registrato nella prima parte dell’anno, nell’ultimo mese il titolo del colosso finlandese ha guadagnato l’83%.
Su Apple, invece, di dubbi sembrano essercene pochi. Dopo aver battuto il record storico per valore di capitalizzazione la settimana scorsa, oggi a Wall Street potrebbe davvero fare scintille.