Al Senato si profila l’ennesima fiducia. Il decreto per lo sviluppo è oggi all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze e domani approderà nella camera alta. E’ quasi scontato che il Governo porrà la fiducia sul provvidemento. In questo modo si eviterebbe di apportare modifiche al testo, che ne comporterebbero un ritorno alla Camera, e se ne garantirebbe la conversione in legge entro il termine ultimo del 12 luglio.
A tenere banco nelle commissioni economiche ci sono altri temi “caldi”. Domani, nell’ambito dell’esame dei progetti di legge sul mercato petrolifero, l’Assopetroli e l’Unione Petrolifera saranno ascoltate dalla commissione Industria di Palazzo Madama. L’argomento su cui si concentreranno sono i prezzi dei carburanti che continuano a lievitare, condizionando pesantemente l’economia e colpendo i consumatori che si preparano fare il pieno per le vacanze in auto.
Sempre al Senato, in commissione Finanze, prosegue la discussione sulla riforma delle banche popolari. Domani sono in calendario le audizioni di esperti del calibro di Giulio Sapelli e Alberto Quadrio Curzio mentre la prossima settimana sarà la volta di Roberto Pinza, ex viceministro nel governo Prodi, e dei consumatori. E così le audizioni saranno concluse: poi la commissione dovrà decidere se affidare al relatore il mandato a mettere a punto un testo unificato o se costituire un comitato ristretto.
Alla Camera di scena, in commissione Attività produttive, il riesame dello “Small business act”, il programma Ue dedicato espressamente alle piccole e medie imprese. In quest’ambito stamani vengono sentiti i rappresentanti di Confindustria-Sezione piccola industria e il capo dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione del Ministero dello sviluppo economico, Giuseppe Tripoli.
Senato caldo: fiducia sul decreto sviluppo . Nel mirino Assopetroli e Up sul caro-benzina
Giornate piene per la camera alta: domani, probabilmente, il Governo chiederà la fiducia sul decreto sviluppo. Continua le discussioni sull’aumento del prezzo del petrolio e sulla riforma delle banche popolari. In esame anche il programma europeo per le piccole e medie imprese.