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Semplificazioni: dopo l’estate il secondo round

Inizia a cedere la piramide di carta che sorregge la burocrazia italiana. Dopo l’estate il Governo metterà in campo una seconda ondata di semplificazioni, ma per il momento si gode i risultati fin qui raggiunti. Nei primi quattro mesi del 2012 i certificati anagrafici richiesti dai Comuni si sono ridotti del 53,65% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per i certificati di stato civile, invece, il calo è stato del 37%. Questi i dati emersi dal monitoraggio sull’applicazione delle nuove norme relative alle semplificazioni condotto dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con Anci e Andigel. L’indagine ha preso a riferimento un campione di 88 amministrazioni comunali. 

L’ultima legge di stabilità prevede che da quest’anno le autocertificazioni sostituiscano tutti i certificati fin qui richiesti della Pa e dai gestori di pubblici servizi. Secondo il Dipartimento, proiettando sull’intero anno i risultati fin qui registrati, “è ragionevole stimare una riduzione di almeno 24 milioni di certificati anagrafici e di stato civile” per il 2012

“Le riforme si fanno passo dopo passo – ha commentato il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi -. Prima l’ascolto, poi le norme, quindi l’attuazione. Abbiamo così deciso di controllare sul campo come si sta dando pratica realizzazione agli interventi tesi all’eliminazione dei certificati introdotti dalla legge di stabilità ed estesi dal Semplifica Italia. I dati del monitoraggio dimostrano che si è verificato un drastico crollo nell’emissione dei certificati, in particolare quelli anagrafici”. 

Questo significa che gli interventi di semplificazione del Governo “stanno sensibilmente migliorando la vita degli italiani – ha continuato Patroni Griffi – evitando loro code e file o il giro inutile degli uffici per rimediare un pezzo di carta. Tutto ciò dimostra che un Paese con meno burocrazia è un Paese migliore e, dunque, siamo incoraggiati a fare di più: una nuova ondata di semplificazioni arriverà subito dopo l’estate“.

Ma già oggi, con l’ attuazione delle “nuove norme sulla decertificazione – scrive ancora il Dipartimento – è ripreso dopo diversi anni il cammino avviato con le leggi Bassanini che avevano consentito nel 2001 un taglio di circa il 60% delle certificazioni rilasciate dalle anagrafi comunali (rispetto ai certificati rilasciati nel 1996). Attualmente sono validi solo i certificati richiesti per i privati come ad esempio banche e assicurazioni”.

Nel dettaglio, il trend di riduzione dei certificati anagrafici è stato “progressivo: dal 48% di gennaio 2012 al 59% di aprile 2012, passando da una media di 0,53 certificati per abitante nel 2011 (1 ogni 2 anni) a una media di 0,25 certificati per abitante nel 2012(1 ogni 4 anni)”. Anche il calo dei certificati di stato civile ha avuto un andamento simile, “passando dal 30% di gennaio 2012 a circa il 42% di aprile dello stesso anno. Da una media di 0,30 certificati per abitante nel 2011 (1 ogni 3 anni) si è scesi così a una media di 0,19 certificati per abitante nel 2012 (1 ogni 5 anni)”.

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