Obiettivo 7 giugno 2015. La finalissima di Coppa Italia, in programma come di consueto allo stadio Olimpico di Roma, è ormai a due passi. Ecco perché nessuno vuole inciampare proprio ora, quando il profumo del titolo aleggia nell’aria intenso e deciso. La prima semifinale d’andata tra Lazio e Napoli si è conclusa con un pareggio, un 1-1 che mette i partenopei in leggero vantaggio rispetto ai romani. Benitez infatti, nel ritorno dell’8 aprile, potrà gestire la partita forte del gol segnato in trasferta, una zampata di Gabbiadini (58’) che ha rimediato al vantaggio laziale. La rete di Klose (33’) non è bastata infatti agli uomini di Pioli, incapaci di concretizzare il dominio del primo tempo (palo del tedesco e occasionissima di Felipe Anderson) che avrebbe potuto incrementare le distanze. Pareggio giusto quello dell’Olimpico, perché alla bella prima parte laziale è seguita una seconda di chiaro stampo napoletano, come testimoniato dalla traversa di David Lopez e da altre palle gol. “E’ stato un match di grande intensità, sembrava quasi Premier League – il pensiero di Benitez. – Nel primo tempo abbiamo sofferto, poi però siamo venuti fuori anche grazie a una buona condizione fisica. Sono soddisfatto, si vince e si perde tutti insieme”. “Il risultato ci sfavorisce anche se il ritorno resta aperto – il rammarico di Pioli. – Non è il risultato che avremmo voluto, sarebbe stato meglio non prendere gol. A Napoli però possiamo segnare”.
Tutto in bilico anche a Torino, questa sera teatro della seconda semifinale (ore 20.45) tra Juventus e Fiorentina. Una partita di grande fascino, un po’ per il buon momento di entrambe, un po’ per via di una rivalità storica tra le più accese dell’intero panorama calcistico italiano. Il match arriva in un momento molto caldo della stagione, fatto di tantissimi impegni ad alto coefficiente di rischio. Tra campionato e coppe europee, bianconeri e viola stanno giocando ogni tre giorni e questo potrebbe incidere sullo spettacolo. “Questa fase è decisiva, abbiamo il dovere di arrivare fino in fondo – ha spiegato Allegri in conferenza stampa. – Con la Fiorentina potrebbero giocare quelli più utilizzati e poi, magari, farò dei cambi contro il Sassuolo. Sono 20 anni che la Juventus non vince questo trofeo, manderò in campo la formazione migliore”. Parole chiare anche se poi, in sostanza, il turnover verrà fatto. Dopo la parentesi contiana di Roma il tecnico bianconero tornerà alla difesa a 4, seppur in una versione del tutto inedita. In porta, come sempre in Coppa Italia, spazio a Storari, sulle fasce Caceres e Padoin, in mezzo Ogbonna e Barzagli, al debutto stagionale dopo 9 mesi di stop. Il centrocampo invece, escluso l’indisponibile Pirlo, sarà quello titolare con Vidal, Marchisio e Pogba, quest’ultimo osservato speciale dopo il lieve infortunio di settimana scorsa. In attacco variante tattica: niente trequartista, spazio invece a un tridente puro con Llorente a fare da torre per gli esterni Pepe e Coman. Problemi di uomini invece per Montella, costretto a giocarsi la partita senza numerosi titolari. Un bel problema in periodo così fitto, eppure, a livello di risultati, la sua Fiorentina non è mai stata meglio, tanto che i Della Valle, dopo 13 anni a bocca asciutta, sperano di riuscire finalmente ad alzare un trofeo.
“Ne abbiamo due a disposizione ma in Coppa Italia la strada è più corta che in Europa League – ha ammesso Montella. – La proprietà ha voglia di vincere e anche noi, affronteremo i migliori d’Italia senza timori reverenziali. Siamo un po’ contati in difesa e a centrocampo, forse io sono quello che sta meglio… Manderò comunque in campo una squadra competitiva”. Out Basanta, Savic, Tomovic, Pizarro e Babacar: le scelte del tecnico viola sono pressoché obbligate. Davanti a Neto (a proposito, il brasiliano sfiderà la squadra che, dal prossimo luglio, diventerà sua) linea a 3 con Richards, Gonzalo Rodriguez e Marcos Alonso, centrocampo a 5 con Joaquin, Badel, Borja Valero, Aquilani e Pasqual, coppia d’attacco formata da Salah e Mario Gomez, con Diamanti, Ilicic e Gilardino scalpitanti in panchina. Juventus Stadium esaurito in ogni ordine di posto, a testimonianza che, questa Coppa Italia, fa gola proprio a tutti.