“Continuiamo a registrare progressi in tutti i settori chiave” e “possiamo confermare tutti i target del 2017”. L’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace durante la conference call con gli analisti sui conti del semestre stima una crescita dell’utile ordinario per l’intero 2017 sopra il 12% e un dividendo per azione in crescita di oltre il 16%. Sono dati al di sopra del consensus. Il manager ha dato gli ultimi aggiornamenti anche sull’accelerazione della realizzazione della rete in fibra (1,7 milioni di case cablate entro fine anno) portato avanti da Open Fiber e ha stroncato la possibilità di una fusione con Tim. Il titolo perde l’1,43% in Borsa dopo i conti, mentre il Ftse Mib cede lo 0,96%.
E’ soddisfatto Francesco Starace nel presentare i conti semestrali chiusi con ricavi in aumento a 36,315 miliardi (+6,3%) e con una crescita generalizzata in tutti i Paesi che ha più che compensato gli effetti della variazione di perimetro di consolidamento. Il comunicato del gruppo precisa che è in calo l’Ebitda a 7,678 mld ( -4,7%) per l’effetto negativo derivante dalle variazioni del perimetro di consolidamento(dopo le cessioni in Francia e l’uscita da Slovenske Elektrarne) e dal calo dei margini in Iberia, compensato dall’effetto cambi e da una buona performance in Italia.
Il risultato netto del gruppo mostra una crescita dello 0,7% a 1,847 miliardi e l’utile netto ordinario sale del 3,8% a 1,809 miliardi (al netto delle partite non ricorrenti, farebbe un balzo del 7,9%). L’indebitamento finanziario netto sale a 38,826 mld (+3,4% da fine 2016) per effetto delle acquisizioni del periodo e del pagamento dell’acconto sul dividendo.
Dal punto di vista dei dati operativi, Enel comunica che le vendite di energia elettrica nel primo semestre ammontano a 138,6 TWh (miliardi di kilowattora) e registrano rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente un incremento di 7,6 TWh (+5,8%). In particolare, sono aumentate le quantita’ vendute in Italia (+3,5 TWh), in America Latina (+4,8 TWh, principalmente per l’acquisizione di CELG), in Spagna (+1,5 TWh) ed in Romania (+1 TWh); minori vendite realizzate nell’area di business Europa e Nord Africa, per effetto delle variazioni di perimetro conseguenti alla vendita degli asset in Francia e al deconsolidamento di Slovenske Elektrarne. Le vendite di gas naturale sono pari a 6,2 miliardi di metri cubi, con un aumento di 0,5 miliardi rispetto al primo semestre 2016.
Con questi numeri in mano l’Ad Enel conferma tutti i target per il 2017. Soprattutto, sottolinea, “abbiamo raggiunto una crescita del 3,8% dell’utile netto ordinario, nonostante le sfide poste dalle ridotte disponibilità di risorse per la generazione a livello globale e dalla situazione eccezionale verificatasi nella penisola iberica durante il semestre”. Il gruppo si prepara a fare del 2017 “un anno record per nuova capacità installata nelle rinnovabili: prevediamo – conclude Starace – di mettere in esercizio altri 2 Gigawatt nella seconda parte dell’anno”.
DIGITALE E RETE IN FIBRA DI OPEN FIBER
La semestrale Enel dà conto anche dell’avanzamento dei programmi di digitalizzazione del gruppo con il proseguimento del programma di installazione dei nuovi contatori digitali in Italia e il completamento dei contatori elettronici nella penisola iberica.
Venendo invece ai piani di Open Fiber (50% Enel e 50% Cdp) che si è vista assegnare pochi giorni fa anche la seconda gara Infratel per le aree a fallimento di mercato, Starace non ha avuto mezzi termini sulla possibilità (su dopmanda di un analista) di una fusione con Tim. “Non ha senso – ha detto – siamo completamente contrari. E’ una discussione inutile, una suggestione. Noi siamo impegnati ad andare avanti sulla nostra strada” ha aggiunto.