Segafredo ci riprova. Dopo aver abbandonato il progetto di quotazione lo scorso autunno, il gruppo del caffè mette nel mirino Piazza Affari, stando alle indicazioni diffuse da Pilar Braga, membro del Cda della controllante Massimo Zanetti: “Abbiamo pensato di entrare in Borsa con la Massimo Zanetti Beverage Group e vogliamo portare sul mercato fino al 30% del capitale. Il processo era stato sospeso in ottobre su consiglio dei nostri advisor, ora l’abbiamo ripreso e vogliamo entrare in primavera, entro il 15 maggio”.
Obiettivo Borsa, dunque, sempre più vicino, “per preparare il gruppo per il futuro”. La valorizzazione di Segafredo potrebbe arrivare, secondo alcuni analisti, a toccare quota a un miliardo di euro, pari, cioè, al fatturato del gruppo, il secondo italiano del settore alle spalle di Lavazza.
Un gruppo, Segafredo, che deve le sue fortune soprattutto ai mercati stranieri: il 90% del giro d’affari, infatti, è generato all’estero. I tre mercati più importanti per la società sono, nell’ordine, Stati Uniti, Francia e Usa.