Ora è ufficiale: la battaglia per la sede dell’agenzia europea del farmaco (Ema) si è chiusa definitivamente con la sconfitta di Milano. Giovedì mattina il Parlamento europeo ha votato a favore del trasferimento dell’Agenzia da Londra ad Amsterdam, pur correggendo con una serie di emendamenti il regolamento, ragion per cui ora dovranno essere avviati negoziati con il Consiglio per trovare un accordo sul testo finale.
In particolare, il Parlamento ha posto una serie di vincoli per il rispetto degli impegni da parte olandese sulla consegna della sede provvisoria e di quella definitiva e per il rispetto del ruolo dello stesso Parlamento nella decisione relativa alle sedi degli organismi Ue.
La posizione del Parlamento è passata con 507 voti favorevoli, 112 contrari e 37 gli astenuti. Il “trilogo”, si chiama così il negoziato istituzionale della Ue al quale partecipa anche la Commissione europea, non sarà breve: secondo fonti parlamentari, durerà qualche mese. Ciò però non mette in discussione la scelta della sede e dei relativi lavori di costruzione del palazzo dell’Ema in Olanda.
Sfuma perciò ogni residua speranza di Milano, che, dopo essere stata beffata al fotofinish nella gara per l’assegnazione della sede Ema, aveva tentato la strada del ricorso alla luce delle lacune del progetto olandese.
L’ articolo sarebbe molto più esaustivo se ci fossero almeno indicate le quote rufente ai partiti italiani che hanno votato pro e contro