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Seconde case, dal 2014 le tasse aumentano

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Dopo l’abolizione dell’Imu 2013 sulla prima casa e la nascita della “service tax” a partire dall’anno prossimo, arriva una brutta sorpresa per chi possiede una seconda abitazione sfitta. Su queste proprietà il governo ha reintrodotto l’Irpef fondiaria, che era stata cancellata dal governo Monti con l’introduzione dell’Imu. 

I calcoli sono diversi a seconda dell’utilizzo destinato all’immobile: se nella casa vive un familiare o un comproprietario, il 50% della rendita catastale rivalutato del 5% viene considerato reddito del proprietario e assoggettato all’Irpef e alle addizionali; se invece si tratta di un immobile “a disposizione” (una seconda casa per le vacanze, ad esempio) la base imponibile si ottiene maggiorando di un ulteriore 33,3% la metà della rendita catastale rivalutata. 

Secondo i calcoli del Corriere della Sera, ipotizzando un immobile con rendita catastale di 1.000 euro, la prima eventualità porta a una base imponibile ai fini Irpef di 525 euro, mentre nel secondo caso si sale fino a 698 euro.

Ma le cattive notizie non sono finite. Il decreto varato dall’Esecutivo prevede che la norma valga già per “l’anno fiscale in corso al 31 dicembre 2013”. Questo significa che peserà già sulla prossima dichiarazione dei redditi. Si tratta di un punto controverso, perché contraddice lo statuto del contribuente (nel 2012 il governo Monti fu costretto a cancellare il taglio delle detrazioni previsto per l’anno in corso).

Ci sono poi alcune scadenze da tenere a mente. Chi possiede una seconda casa dovrà pagare l’Imu anche quest’anno. Entro il 30 settembre i Comuni dovranno stabilire le aliquote per l’imposta municipale, oltre a quelle sulla Tares, la tassa sui rifiuti che a partire dall’anno prossimo confluirà nella “service tax”. A dicembre i sindaci saranno obbligati a chiedere l’ultima rata della Tares ed entro il 16 i contribuenti dovranno versare anche la seconda rata Imu. Poi, dal 2014, inizieranno i nuovi calcoli.

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