E’ convocato per domani il Consiglio di amministrazione di Seat che dovrà prendere una decisione cruciale per il riassetto del gruppo, su cui gravano 2,7 miliardi di debiti. La riunione, scrive Radiocor, si terrà nella mattinata di domani e dovrà valutare se rimborsare la cedola semestrale da 52 milioni delle obbligazioni Lighthouse in scadenza il 30 novembre.
Il Consiglio potrebbe decidere di non rimborsare il bond, creando le condizioni per il default tecnico, oppure autorizzare il rimborso: in questo caso, se le trattative tra azionisti, obbligazionisti e creditori senior dovessero fallire in un secondo tempo, i creditori avrebbero la possibilità di avanzare l’ipotesi di bancarotta preferenziale nei confronti della società, per aver utilizzato risorse per pagare un debito non senior a pochi giorni dal default.
La bozza di accordo tra Seat , banche e possessori del bond Lighthouse, annunciata giovedì scorso, prevede che ogni
obbligazionista si impegni a pagare su un conto garantito la sua quota della cedola; che questo conto garantito sia usato per acquistare debito dei “Credit Support Providers” (banche creditrici); che la società finanzi Lighthouse SA al fine di pagare la cedola. L’accordo prevede anche un riscadenziamento del debito bancario, limiti sulla distribuzione dei dividendi, l’impegno a convertire in azioni 1,2 miliardi del Lighthouse e a emettere un bond senior per i 100 milioni rimanenti. Perchè l’accordo sia esecutivo deve essere approvato dal Cda di Seat, dalle banche, e dal 75% dei detentori del bond Lighthouse.