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Sea Watch: migranti sbarcano, arrestata la capitana

Dopo un’ora dall’attracco infatti i finanzieri sono saliti a bordo ed hanno arrestato la giovane marinaia teutonica, portandola via con l’accusa di “resistenza o violenza contro nave da guerra”, un reato che prevede una pena da tre a dieci anni.

Sea Watch: migranti sbarcano, arrestata la capitana

E’ finito dopo 17 giorni in mare il calvario dei 42 migranti della Sea Watch: intorno all’1,50 la capitana tedesca Carola Rackete ha deciso di attraccare al molo commerciale di Lampedusa. L’operazione è avvenuta senza autorizzazione preventiva, invocando lo stato di necessità, e le è costata l’arresto: dopo un’ora dall’attracco infatti i finanzieri sono saliti a bordo ed hanno arrestato la giovane marinaia teutonica, portandola via con l’accusa di “resistenza o violenza contro nave da guerra”, un reato che prevede una pena da tre a dieci anni. I finanzieri contestano anche il tentato naufragio a proposito della manovra di attracco, ma saranno i magistrati a decidere.

Secondo il deputato del Pd Gennaro Migliore, che è entrato nella caserma della Finanza, la capitana si trova nella stanza del comandante visto che la caserma non ha una cella di sicurezza. “Domani potrebbe essere trasferita in un carcere in Sicilia”, ha detto Migliore. All’alba intanto è arrivata l’autorizzazione e i 40 migranti sono scesi finalmente a terra e sono stati portati nel Centro di contrada Imbriacola. Una motovedetta della Guardia di Finanza aveva provato ad ostacolare l’ingresso della Sea Watch nel porto, ma il tentativo è durato poco. Mentre la capitana manovrava la nave entrata di poppa la motovedetta si è spostata lungo la banchina e andava avanti e indietro cercando di impedire l’attracco. La nave, però, ha proseguito nella manovra di accostamento rischiando di schiacciare l’imbarcazione dei finanzieri. 

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