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Scuole chiuse in zona rossa e nelle aree ad alto contagio: le ultime novità

Dopo giorni di tensioni, trovata una soluzione sulla scuola nel nuovo dpcm – Ecco tutte le novità anche su spostamenti, ristoranti, musei, cinema e sport

Scuole chiuse in zona rossa e nelle aree ad alto contagio: le ultime novità

Trovata la quadra sulla scuola, l’ultimo tassello mancante per chiudere il dpcm che il ministro della Salute, Roberto Speranza, e la ministra degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini, hanno presentato stasera (conferenza stampa ore 18.45) insieme al presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. Le nuove misure entreranno in vigore il 6 marzo e dureranno fino al 6 aprile.

L’intesa tra Governo e Regioni prevede che, quando un territorio passa in zona rossa, le scuole chiudono automaticamente, mentre in zona arancione o gialla la decisione sarà presa a livello locale da governatori o sindaci. In generale, le chiusure dovrebbero scattare nel momento in cui si raggiunge un livello pari a 250 casi di Covid-19 ogni 100mila abitanti. Il provvedimento si può attivare anche solo per province o comuni, non necessariamente per una intera regione.

La soluzione trovata dalla Cabina di Regia di Palazzo Chigi recepisce le indicazioni fornite dal Cts sulle scuole e porta alla chiusura anche delle elementari e delle medie, con il ritorno alla didattica a distanza nelle aree rosse e ad alto contagio. 

Proprio sulla possibile chiusura delle scuole si erano consumate le frizioni più accese all’interno del Governo, risolte questa mattina nel corso della riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi. Presenti il premier Mario Draghi e i ministri Roberto Speranza (Salute), Maria Stella Gelmini (Affari regionali), Daniele Franco (Economia), Patrizio Bianchi (Scuola), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico), Dario Franceschini (Cultura), Stefano Patuanelli (Politiche agricole), Elena Bonetti (Famiglia) e i rappresentanti del Cts. 

Alle 12 di oggi, invece, il Governo ha incontrato i rappresentati degli enti Locali. Nel corso della riunione, riferisce l’Ansa, gli esponenti del Comitato tecnico scientifico hanno illustrato alle Regioni il parere del comitato relativo alla situazione epidemiologica delle scuole. 

SPOSTAMENTI: OK SECONDE CASE, NO ALLE GITE FUORI REGIONE

Blocco degli spostamenti tra Regioni confermato fino al 6 aprile, se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Speranza ha detto però che il Governo valuterà deroghe per i ricongiungimenti familiari in occasione delle festività pasquali.

Consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, comprese le seconde case, dove tuttavia potrà andare solo il nucleo familiare: niente parenti o amici. Si potrà andare anche in zona arancione o rossa, a meno che non lo vietino ordinanze locali.

Per i viaggi all’estero, il governo amplia il numero dei voli “covid free” e mantiene il tampone per chi proviene dall’Europa.

RISTORANTI: NIENTE CENE, A PRANZO TAVOLI DA QUATTRO

Da sabato i negozi di bevande potranno riprendere a vendere i loro prodotti dopo le 18, ma la consumazione non potrà avvenire nelle vicinanze.

Per bar e locali senza cucina, confermato l’asporto fino alle 18 e il servizio a domicilio fino alle 22.

Anche i ristoranti rimarranno chiusi la sera. Non solo: ai tavoli non si potrà sedere in più di quattro persone, fatta salva una deroga per i nuclei familiari conviventi.

I locali sono obbligati a tenere un registro con i nominativi dei clienti per 14 giorni.

Mascherine sempre obbligatorie nei locali comuni e quando ci si alza da tavola.

Ristoranti e bar chiusi sia in zona arancione che in zona rossa.

SPORT: LE PALESTRE NON RIAPRONO, ADDIO ALLO SCI

Rimangono chiuse palestre, piscine e centri sportivi. Niente da fare anche per gli impianti sciistici: ormai la stagione è archiviata.

Vietati anche gli sport di contatto e di squadra. Nelle regioni gialle e arancioni si potranno svolgere all’aperto e in forma individuale solo gli allenamenti.

Sempre consentita, anche in zona rossa, l’attività sportiva individuale all’aperto. Ma attenzione: in zona arancione e rossa ci si può muovere solo all’interno del Comune. Solo nelle zone rosse, le passeggiate sono consentite solo vicino casa.

MUSEI, CINEMA E TEATRI: POSSIBILE APERTURA IL 27 MARZO

In occasione della giornata nazionale del Teatro, il 27 marzo, il governo potrebbe consentire la riapertura in zona gialla di cinema e teatri. I protocolli saranno però più rigidi dei precedenti:

  • posti a sedere preassegnati;
  • mascherina sempre obbligatoria;
  • capienza al 25%;
  • non più di 200 spettatori in sale chiuse e non più di 400 all’aperto;
  • bar e posti ristoro chiusi nell’intervallo.

Sempre dal 27 marzo e sempre solo in zona gialla potrebbe essere estesa al fine settimana l’apertura di musei e mostre, che al momento resta confermata solo durante i giorni feriali.

Le possibili riaperture saranno valutate dai tecnici, alla luce della situazione epidemiologica, due settimane prima del 27 marzo.

ALTRE NOVITÀ

Parrucchieri, barbieri e centri estetici tornano a chiudere in zona rossa, come era previsto nei primi Dpcm.

In zona bianca, previsto solo l’obbligo di rispettare il distanziamento e di indossare la mascherina sia all’aperto che al chiuso. Cade il coprifuoco: saranno i governatori a prevedere la graduale riapertura delle attività (fatta eccezione per discoteche, convegni e fiere) e a stabilire gli orari.

Leggi il testo integrale del nuovo Dpcm.

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