La regola dei “tre positivi” è sopravvissuta meno di un mese. Con il nuovo aumento dei contagi e lo spettro Omicron che incombe sull’Europa, il ministero della Salute ha deciso di fare dietrofront sul protocollo di sicurezza varato a inizio novembre. Si torna alle regole precedenti, il che significa che basterà un solo caso positivo in classe, che sia uno studente o un docente, per mandare tutti in quarantena e far scattare la didattica a distanza.
Lo prevede una circolare firmata il 29 novembre dal direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, e dal Capo dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del ministero dell’Istruzione, Jacopo Greco.
SCUOLA E QUARANTENA: LE NUOVE REGOLE
“Ultimamente si sta assistendo ad un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2, anche in età scolare, con una incidenza (casi/popolazione) settimanale ancora in crescita e pari a 125 per 100.000 abitanti (19/11/2021 – 25/11/2021): valore ben lontano dal quello ottimale di 50 per 100.000, utile per un corretto tracciamento dei casi”, si legge nella circolare. In virtù di questi dati, il ministero della Salute, in accordo con quello dell’Istruzione, ritiene “opportuno sospendere – provvisoriamente – il programma di ‘sorveglianza con testing0 e di considerare la quarantena per tutti i soggetti contatto stretto di una classe/gruppo dove si è verificato anche un singolo caso tra gli studenti e/o personale scolastico”.
Il documento stabilisce inoltre che, nel caso in cui le Asl non riescano ad intervenire “tempestivamente”, toccherà al dirigente scolastico “in via eccezionale ed urgente, disporre la didattica a distanza nell’immediatezza per l’intero gruppo classe ferme restando le valutazioni della Asl in ordine all’individuazione dei soggetti (da considerare «contatti stretti» a seguito di indagine epidemiologica) da sottoporre formalmente alla misura della quarantena”. Inoltre, se nella scuola esplode un focolaio, “rimane valida l’opportunità per i Dipartimenti di Prevenzione di scegliere la strategia di controllo per la tutela della salute pubblica per ogni singola indagine di focolaio epidemico in ambito scolastico”.
SCUOLA, OBBLIGO VACCINALE
In questo contesto, occorre ricordare che dal 15 dicembre per docenti, dirigenti scolastici e personale tecnico amministrativo scatterà l’obbligo vaccinale. Lo prevede il decreto sul super green pass approvato il 24 novembre dal consiglio dei ministri.
I soggetti interessati avranno la possibilità di avviare autonomamente il percorso vaccinale o, in alternativa, attendere che il dirigente scolastico, ricevuta la documentazione necessaria, presenti richiesta per l’avvio della vaccinazione. Chi rifiuterà il vaccino sarà sospeso dall’attività lavorativa.