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Scuola: proroga per le diplomate magistrali, ecco le novità

Pixabay - Alexas Fotos

Insieme all’ormai celeberrimo decreto Dignità, al consiglio dei ministri del 2 luglio è arrivato anche l’atteso provvedimento del Miur sui diplomati magistrali, una misura che migliaia e migliaia di insegnanti delle scuole primarie, e non solo, aspettavano con trepidazione.

Il Governo prende tempo e “sistema” temporaneamente la questione solo per le maestre e i maestri diplomati già in possesso di una cattedra, vale a dire poco più di 5.600 persone. Queste ultime potranno restare al loro posto per altri quattro mesi – che partono però dal prossimo 10 settembre – nonostante la sentenza del Consiglio di Stato arrivata lo scorso 20 dicembre.

Per il momento non si parla di “sanatorie” né di soluzioni definitive. Il ministero guidato da Marco Bussetti sceglie l’opzione attendista, “così che abbiamo il tempo di risolvere il problema”, ha spiegato il ministro del Lavoro e vicepremier, Luigi Di Maio.

Nel dettaglio, a decorrere dal 10 settembre, i diplomati magistrali già assunti rimarranno al loro posto per ulteriori 120 giorni, tempo entro il quale il ministero spera di poter sciogliere in maniera definitiva il bandolo della matassa. In caso contrario, potrebbe prospettarsi un ulteriore proroga fino alla fine dell’anno scolastico o fino all’avvio di una procedura di concorso.

E le altre 43mila diplomate presenti nelle graduatorie a esaurimento? Congelate anch’esse per quattro mesi insieme alle precarie storiche delle Gae e alle laureate in Scienze della formazione primaria che aspettano un concorso.

In base a quanto riferisce Repubblica inoltre, al momento sembra esserci una sola certezza: non saranno create nuove graduatorie nelle quali inserire le diplomate magistrali.

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