Le scuole riapriranno a settembre, ma anche se saranno trascorsi mesi dall’esplosione della pandemia di coronavirus si dovranno rispettare regole ferree per evitare un nuovo aumento dei contagi e l’arrivo di una seconda ondata che potrebbe mettere definitivamente ko l’intero Paese. Per questo motivo, il comitato tecnico scientifico ha redatto e inviato a Governo e ministero dell’Istruzione un documento sulle modalità di ripresa delle attività didattiche per il prossimo anno scolastico, sottolineando quanto sia stato importante chiudere le scuole per contenere la pandemia. Nel testo si spiega infatti che:
La sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado è stata tra le misure più complesse e dolorose proprio per l’impatto su un asse vitale della società; tuttavia tale sacrificio ha contribuito in maniera essenziale al contenimento della pandemia, consentendo di limitare il rischio di comunità e raggiungendo i risultati fino ad ora ottenuti. Va altresì ricordato che la chiusura delle scuole è stata un’iniziativa precoce e comune a livello internazionale (si calcola che 1,5 miliardi di studenti al mondo hanno subito l’interruzione delle attività scolastiche) e una riapertura anticipata in alcuni paesi ha portato a dover riconsiderare la scelta fatta troppo precocemente.
Fonte: Documento Cts
Fatte le dovute premesse, i tecnici hanno fornito delle linee guida per il rientro in aula che accompagneranno le norme su concorsi, supplenti, precari ed edilizia che affiancheranno il decreto Scuola approvato in prima lettura il 28 maggio dal Senato.
SCUOLA, LE REGOLE PER SETTEMBRE: 1) IL DISTANZIAMENTO FISICO
La prima regola da seguire secondo il comitato tecnico scientifico è quella di rispettare il distanziamento fisico.
“Il rientro in aula degli studenti e l’adozione del necessario distanziamento fisico rappresentano la principale criticità tra le misure proposte in quanto richiedono un’armonizzazione con il tempo scuola (monte ore delle discipline), con le dotazioni organiche di personale e con gli spazi della scuola”.
Documento Cts
Proprio in riferimento agli spazi, si sottolinea come gli edifici scolastici, per concezione e struttura, spesso “potrebbero non consentire di ospitare contemporaneamente tutta la popolazione scolastica, garantendo le indicazioni di distanziamento”. A questo si aggiunge la carenza di dotazioni organiche che sarà necessario ridefinire per ridurre il numero di alunni in classe.
Passando alle indicazioni pratiche per docenti, amministrazione e studenti, il Cts indica in un metro la distanza da assicurare all’interno delle aule. Dovrà dunque essere riorganizzata la disposizione dei banche, ma anche di laboratori, aula magna e teatri. In palestra la distanza aumenta a due metri anche se è in ogni caso preferibile prevedere, ove possibile, lo svolgimento dell’attività motoria all’aperto.
Allo scopo di rispettare queste regole, gli studenti più grandi (medie e superiori) potranno alternare la didattica a distanza con le lezioni in presenza:
“Ciascuna istituzione potrà definire, in virtù dell’autonomia scolastica, modalità di alternanza / turnazione / didattica a distanza proporzionate all’età degli alunni e al contesto educativo complessivo. In particolare, per gli ordini di scuola secondaria di I e II grado, al fine di ridurre la concentrazione di alunni negli ambienti scolastici, potranno essere in parte riproposte anche forme di didattica a distanza”.
Documento Cts.
Per l’utilizzo delle aree comuni, come cortili e corridoi, le scuole dovranno improntare percorsi differenziati che evitino assembramenti. E ancora: ricreazione all’aperto.
SCUOLA, LE REGOLE PER SETTEMBRE: 2) INGRESSI SCAGLIONATI
Per favorire il distanziamento ed evitare assembramenti in entrata e in uscita si consiglia di differenziare gli accessi agli edifici. Non solo, per gli studenti delle scuole superiori, consiglia il Cts, si potrebbe prevedere un ingresso “ritardato”, che non coincida con l’orario di punta dei mezzi pubblici. L’orario indicato è dalle 9 alle 10, con conseguente uscita entro le 16. Gli studenti più piccoli (elementari e medie) potrebbero invece entrare alle 8.
SCUOLA, LE REGOLE PER SETTEMBRE: 3) MAI IN CLASSE CON LA FEBBRE
Non si dovrà misurare la temperatura all’ingresso, ma per entrare a scuola studenti e personale dovranno avere una temperatura inferiore a 37,5 °C da almeno tre giorni. Il controllo, nel primo caso, spetterà alle famiglie. All’ingresso ci si dovrà lavare le mani, mentre i genitori (escluse esigenze eccezionali) dovranno restare fuori dall’edificio. All’interno degli edifici dovranno esserci igienizzanti a disposizione di studenti e personale scolastico.
SCUOLA, LE REGOLE PER SETTEMBRE: 4) I PASTI
Bisognerà predisporre delle regole specifiche per i pasti sempre allo scopo di evitare assembramenti. Consigliato dunque prevedere anche in questo caso dei turni o, in alternativa, fornire dei pasti “in lunch box” da consumare direttamente in classe.
SCUOLA, LE REGOLE PER SETTEMBRE: 5) OBBLIGO DI MASCHERINA
“Gli alunni dovranno indossare per l’intera permanenza nei locali scolastici una mascherina chirurgica o di comunità di propria dotazione, fatte salve le dovute eccezioni (ad es. attività fisica, pausa pasto)”.
Fonte: Documento Cts
Si legge nel documento del Cts. Sono previste delle eccezioni: i bambini sotto i sei anni non dovranno indossare la mascherina, ma viene consigliato di ridurre il numero delle persone presenti in aula. Allo scopo di proteggere il personale si consiglia l’uso di guanti, dispositivi per la protezione degli occhi e del viso da aggiungere alla mascherina. Nessun obbligo di mascherina nemmeno per gli alunni con forme di disabilità “non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti”. Per gli insegnanti di sostegno, nel caso in cui non sia possibile rispettare le distanze, saranno previste ulteriori protezioni.