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Scudetto e Champions, il sabato dei verdetti

FC Juventus

Il sabato dei verdetti. La 32esima giornata può certificare lo scudetto della Juventus, ma anche indirizzare prepotentemente la corsa Champions: il big match tra Milan e Lazio, infatti, ha tutta l’aria di un vero e proprio spareggio per il quarto posto, il tutto con la Roma alla finestra. Insomma, mai come oggi la Serie A promette di regalare emozioni, dall’inizio alla fine. Si parte da Ferrara, dove la Juve cercherà il punto che le serve per cucirsi matematicamente lo scudetto sul petto. Ma il match contro la Spal (ore 15) è piuttosto insidioso, in parte per l’ottimo momento della squadra di Semplici e, soprattutto, per via dell’imminente ritorno di Champions con l’Ajax, che induce Allegri a dosare le forze in modo massiccio. “In molti riposeranno, altri hanno bisogno di giocare e lo faranno – ha spiegato il tecnico bianconero. – Qualcuno può anche rimanere a casa, dietro darò spazio ad alcuni giovani. Martedì c’è una gara importante e i festeggiamenti saranno rinviati in ogni caso”.

Il turnover sarà massiccio e riguarderà tutti i reparti, panchina compresa, ragion per cui la Spal può ragionevolmente puntare al colpaccio. Guai però a pensare che la Juve non voglia vincere questo scudetto, semmai è più corretto dire che la priorità della settimana si chiama Ajax, punto e basta. Allegri, e con lui tutto il mondo bianconero, ha la testa proiettata al ritorno di martedì, come si evince dalle scelte di formazione, più inclini all’amichevole di Villar Perosa che a un match valido per il titolo. Il 4-3-3 bianconero vedrà Perin in porta, Cancelo, De Sciglio, il giovane Coccolo e Spinazzola in difesa, Bentancur, Nicolussi (altro prodotto del vivaio) e Khedira a centrocampo, Dybala, Kean e Cuadrado in attacco. 3-5-2 tipo invece per la Spal, che risponderà con Viviano tra i pali, Cionek, Vicari e Bonifazi nel reparto arretrato, Lazzari, Missiroli, Murgia, Kurtic e Fares in mediana, Antenucci e Petagna coppia offensiva. Archiviato, forse, il discorso scudetto, sarà tempo di concentrarsi sulla corsa Champions, pronta a entrare nel vivo con una giornata delicatissima.

Milan-Lazio (ore 20.30) è uno spareggio per continuare a cullare il sogno, insidiato anche da Atalanta e Roma, una sorta di dentro o fuori con vista sul quarto posto. Inutile dire che la posta in palio è alta per entrambe ma che i rossoneri, conti alla mano, sono quelli che si giocano di più: se per Inzaghi, infatti, la Champions è soprattutto un’ambizione, per Gattuso si tratta di un obiettivo da agguantare a tutti i costi e il suddetto, evidentemente, passa da questi 3 punti. “Non esiste per noi altro risultato, non gioco certo per il pari – ha confermato Rino in conferenza stampa. – Lasciamo da parte polemiche e alibi, basta parlare di arbitri: contro i biancocelesti voglio la squadra vista con la Juve, loro sono molto fisici. Serviranno voglia, rabbia e cattiveria, non basta certo il bel gioco”. Il Milan sa di non avere più margini d’errore, non dopo aver raccolto un solo punto in quattro partite: un ruolino estremamente negativo che ha rimesso in gioco un obiettivo che sembrava ormai in tasca.

Anche la Lazio, dal canto suo, arriva al match di San Siro con una buona dose di rimpianti: il ko di Ferrara e il pareggio casalingo con il Sassuolo mal si conciliano con le ambizioni Champions. Ma i biancocelesti hanno ancora il bonus di una partita da recuperare (mercoledì con l’Udinese) e vincendo a Milano si rimetterebbero in piena corsa, tanto più che il successo in casa del Milan manca addirittura dal 1989. “Penso che tutti i tabù debbano essere sfatati prima o poi – le parole di Inzaghi. – Non capita sempre di vincere con Inter o Juve ma noi lo abbiamo fatto, speriamo possa essere sfatato anche questo tabù che dura da 29 anni. Dovremo fare una grande partita, voglio una squadra con la mente libera consapevole di essere forte e andare a San Siro con la giusta personalità”. Entrambe le squadre dovranno fare i conti con alcune defezioni importanti ma le premesse per un bello spettacolo ci sono tutte.

Gattuso schiererà il consueto 4-3-3 con Reina in porta, Calabria, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Kessie, Bakayoko e Calhanoglu a centrocampo, Suso, Piatek e Borini in attacco. Inzaghi risponderà con un 3-5-1-1 che vedrà Strakosha tra i pali, Luiz Felipe, Acerbi e Bastos nel reparto arretrato, Romulo, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Lulic in mediana, Correa e Immobile coppia offensiva. A mettere ulteriore pressione sul match potrebbe essere la Roma, che scenderà in campo qualche ora prima (18) contro l’Udinese. Vincere vorrebbe dire portarsi momentaneamente al quarto posto e lasciare tutti i guai agli altri, qualsiasi altro risultato, invece, avrebbe il sapore del fallimento.

“È l’avversario più difficile per noi in questo momento, è una squadra caparbia che si chiude e riparte – ha ammonito Ranieri. – Sono molto preoccupato e dovremo essere molto attenti e intelligenti. Avremo bisogno dell’aiuto dei nostri tifosi, che ci incoraggino perché l’obiettivo è là a portata di mano”. Il tecnico giallorosso, dopo aver ritrovato il successo in casa della Sampdoria, vuole altri 3 punti anche oggi e per farlo si affiderà a un 4-2-3-1 con Mirante in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Juan Jesus in difesa, De Rossi e Cristante a centrocampo, Zaniolo, Pellegrini ed El Shaarawy alle spalle dell’unica punta Dzeko. Tudor tenterà il colpaccio che potrebbe valere un bel pezzo di salvezza con un 3-5-2 che vedrà Musso tra i pali, De Maio, Ekong e Samir nel reparto arretrato, Larsen, Fofana, Mandragora, De Paul e D’Alessandro in mediana, Okaka e Lasagna coppia offensiva. 

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