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Sciopero treni 11-12 aprile: circolazione regolare o disagi? Ecco cosa può succedere

Lo sciopero dei treni dell’11 e 12 aprile non dovrebbe avere conseguenze per i viaggiatori: servizi regolari su tutto il territorio, salvo alcune eccezioni. Ecco la situazione aggiornata

Sciopero treni 11-12 aprile: circolazione regolare o disagi? Ecco cosa può succedere

L’11 e il 12 aprile erano stati indicati come giorni critici per il trasporto ferroviario nazionale, a causa di uno sciopero proclamato da diverse sigle sindacali. Negli ultimi giorni, però, tra revoche parziali, dichiarazioni aziendali e agitazioni localizzate, il quadro si è fatto meno netto e ha generato una certa confusione tra i viaggiatori e gli operatori del settore.

Cerchiamo dunque di fare chiarezza. Lo sciopero è stato effettivamente proclamato e, in alcune aree, resta confermato ma non avrà effetti sulla circolazione della stragrande maggioranza dei treni passeggeri che circoleranno regolarmente sull’intero territorio nazionale, come confermato in via ufficiale sia da Ferrovie dello Stato che da Trenord. Ci sono alcune eccezioni. Vediamo nel dettaglio come si è evoluta la situazione.

Sciopero 11-12 aprile: revoche e conferme, ecco il punto aggiornato

Fs ha chiarito fin da subito che la circolazione ferroviaria non subirà interruzioni. In una nota ufficiale si legge: “Non è previsto alcuno sciopero nazionale del personale che avrà impatti sulla circolazione ferroviaria dei servizi di Trenitalia, né nella giornata del 9 aprile – giorno in cui ha scioperato il trasporto aereo – né per l’11 e 12 aprile. Nei giorni indicati la circolazione dei treni sarà infatti regolare”.

Anche Trenord, la società che gestisce i collegamenti regionali in Lombardia, ha confermato la revoca dello sciopero nazionale previsto dalle ore 21 del 10 aprile alle 20:59 dell’11 aprile.

L’unica area geografica in cui permangono elementi di criticità è rappresentata dalle regioni Piemonte e Valle d’Aosta. Qui, il personale della Direzione Business Regionale di Trenitalia (fs) sarà interessato da un’agitazione sindacale che si estenderà dalle ore 3:00 dell’11 aprile alle ore 2:00 del 12 aprile. Anche in questo caso, però, si parla di un impatto limitato: verranno garantiti i servizi minimi essenziali nelle fasce orarie di maggiore affluenza, ovvero dalle 6:00 alle 9:00 del mattino e dalle 18:00 alle 21:00 di sera, come previsto dalla normativa vigente.

Le ragioni della protesta

L’agitazione è stata indetta da più sigle sindacali, tra cui USB Lavoro Privato, SI Cobas, Orsa Ferrovie e l’Assemblea Nazionale dei lavoratori Pdm/Pdb. La protesta riguarda una vasta platea di lavoratori, tra cui macchinisti, personale di bordo, addetti alla biglietteria, all’assistenza clienti, alla manutenzione delle infrastrutture e al trasporto merci su rotaia.

Le rivendicazioni vertono su tematiche rilevanti: adeguamento degli stipendi al costo della vita, condizioni di lavoro più sicure, riduzione della precarizzazione, maggiore tutela sindacale e contrattuale. In particolare, si segnala una crescente preoccupazione per la pressione sulla produttività e per la riduzione dei dispositivi di protezione individuale.

USB ha anche annunciato per l’11 aprile un presidio di fronte al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a partire dalle ore 10:30. Posticipata, però, al 6 maggio la parte più impattante dello sciopero, quella che avrebbe coinvolto il personale viaggiante e addetto direttamente alla circolazione dei treni: “Si differisce lo sciopero di 24 ore per tutto il personale viaggiante […] al 6 maggio” si legge nella nota sindacale.

Cosa devono sapere i viaggiatori

La notizia più importante per i viaggiatori è che la circolazione ferroviaria resta regolare. I treni di Trenitalia, Italo e Trenord circoleranno senza variazioni su tutto il territorio nazionale. Le uniche eccezioni, circoscritte, riguardano i servizi regionali del Piemonte e della Valle d’Aosta, che comunque manterranno le corse essenziali.

Si raccomanda comunque di consultare i siti ufficiali delle compagnie ferroviarie per eventuali aggiornamenti, soprattutto per chi deve spostarsi nelle regioni interessate. In caso di necessità, può essere utile considerare forme di mobilità alternativa – come car sharing o bike sharing – soprattutto per i collegamenti urbani.

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