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Sciopero trasporti venerdì 17 novembre ridotto a 4 ore dopo la precettazione di Salvini. Ecco chi si ferma e chi no

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Nessuna sorpresa: la precettazione di Salvini dimezza la durata dello sciopero di venerdì 17 novembre nel settore dei trasporti. Lo conferma Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, durante una conferenza congiunta con Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil. “Siamo persone responsabili e facciamo i conti. Lo sciopero nel settore dei trasporti sarà dalle 9 alle 13″, dice Landini, così “tuteliamo i lavoratori altrimenti esposti a sanzioni economiche e penali”. “Non abbiamo intenzione di fermarci”, visto che ci sono “tanti temi aperti, (riforma fiscale, riforma delle pensioni, sanità, salari e rinnovo dei contratti)” e soprattutto una Legge di Bilancio che “rischia di mandare a sbattere il Paese”. Ma è davvero così? Perché la mobilitazione è programmata da mesi, quando la Manovra non era stata nemmeno pensata dal Governo.

Landini sempre più capo partito che sindacalista

Un ragionevole dubbio, in parte confermato dallo stesso Landini in conferenza stampa: “È una ragione in più” la precettazione “per scendere in piazza”. Così la protesta assume sempre più i contorni di una mobilitazione strumentale con Landini che fa più il politico che il sindacalista. Anche Luigi Sbarra, segretario Cisl, – il quale non ha aderito alla mobilitazione – ha detto a “Radio anch’io” che lo “scontro con il governo si poteva evitare” e che “lo sciopero generale non si può programmare a puntate”. Non si è fatto attendere il commento di Salvini, che ha espresso grande soddisfazione per la decisione di ridurre la durata dello sciopero di venerdì. “Ha vinto il buonsenso. Non è messo in discussione il diritto di sciopero”, ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti. La domanda che resta da fare è una: chi sciopera venerdì 17 novembre?

Chi fa sciopero il 17 novembre 2023?

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, come anticipato, lo stop, per treni, bus, metro e tram, non potrà durare più di quattro ore, dalle 9 alle 13. A rischio anche i taxi e Ncc. Anche per i treni di Trenitalia e Italo la protesta si riduce a 4 ore (sempre dalle 9 alle 13). Così come per i traghetti. Incroceranno le braccia anche i trasporti funebri, il personale addetto al trasporto merci e alla logistica (salvo beni e prodotti essenziali) e quello addetto alla viabilità autostradale (anche in questo caso saranno garantiti i servizi minimi).

Non solo i trasporti, in questo venerdì nero a fermarsi saranno anche i dipendenti pubblici: scuole e università, sanità, poste e il pubblico impiego. Per i vigili del fuoco l’astensione era già stata ridotta a 4 ore, dalle 9 alle 13. Lo sciopero riguarda inoltre le regioni del Centro (Lazio, Abruzzo, Marche, Toscana, Molise, Umbria) e quindi le lavoratrici e i lavoratori delle rimanenti categorie, del settore privato: dall’edilizia ai metalmeccanici al commercio. La mobilitazione di Cgil e Uil si articola su 5 giornate di scioperi a livello interregionale: lunedì 20 novembre sarà la volta della Sicilia; venerdì 24 delle regioni del Nord; lunedì 27 della Sardegna e, infine, venerdì 1° dicembre delle regioni del Sud.

Chi non aderisce allo sciopero di venerdì 17 novembre

Nessun disagio per i pendolari dei cieli: l’intero comparto del trasporto aereo, è stato escluso dalle agitazioni. Non compresi nelle agitazioni anche i lavoratori dei settori dell’elettricità, dell’energia e della vigilanza, così come quelli della ristorazione, delle pulizie, delle telecomunicazioni, dei benzinai, come pure le farmacie, le banche e le lavanderie.

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