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Sciopero trasporti da sabato 7 a lunedì 9 settembre 2024. Aerei, treni, bus e metro: ecco quando si fermano

FIRSTonline - Matteo Lirosi

Sciopero dei trasporti in vista per quel che riguarda aerei, treni e mezzi pubblici: passato Ferragosto e ripiombati nella ripresa di settembre, tornano ora le proteste e le braccia incrociate. Bus e metro, infatti, sono fortemente a rischio lunedì 9 settembre, ma già tra sabato 7 e domenica 8 settembre non poche difficoltà si profilano all’orizzonte per quel che riguarda i treni e gli aerei.

Fronte treni: uno sciopero nazionale domenicale di alcune sigle degli autonomi si concretizzerà a partire dalle 3 del mattino. Fronte aerei: per la giornata di sabato 7 settembre è in programma uno sciopero del trasporto aereo che potrebbe causare ritardi, disagi e cancellazioni dei voli fino a 4 ore. La protesta coinvolgerà le compagnie aeree Ita Airways e Wizz Air, i cui lavoratori si fermeranno dalle 13 alle 17 (come si legge sul sito ufficiale del ministero dei Trasporti). Lo sciopero di sabato però interesserà anche il personale di terra di alcuni aeroporti: ecco quali.

Sciopero trasporti: perché treni, bus e metro si fermano

Lo sciopero del trasporto locale, dunque, provocherà disagi piuttosto corposi nelle città, dove le famiglie sono rientrate al termine della tregua estiva. Annunciata a luglio, la protesta durerà 8 ore con articolazioni a livello territoriale. A proclamarla sono stati i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro “visto il perdurare dello stallo della vertenza per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri internavigatori (Mobilità/Tpl)” si legge nella nota dei sindacati. Con questa protesta i lavoratori del trasporto locale intendono “dire basta ad un sistema di trasporti pubblici inadeguati, all’insufficienza delle risorse destinate al settore, all’inadeguatezza delle retribuzioni, alla carente conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e al continuo rischio aggressioni”.

Sciopero aerei, il 7 settembre tocca a Ita Airways e Wizz Air

Fit-Cisl conferma lo sciopero di Ita Airways proclamato per il 7 settembre. È quanto si legge in una nota diffusa al termine della riunione del dipartimento nazionale Trasporto Aereo della Fit-Cisl in cui è stata esaminata l’attuale situazione della compagnia aerea a seguito dell’approvazione dell’Unione europea per l’acquisizione del 41% dell’azienda da parte di Lufthansa, “sia in termini di evoluzione strategica che dei cosiddetti remedies indicati dalla stessa Commissione europea, al momento non ancora definiti”.

Il sindacato ribadisce che il nuovo piano industriale “dovrà prevedere un incremento della flotta e l’ampliamento dell’offerta commerciale che consentiranno un riassorbimento nel ciclo produttivo del personale ancora in cassa integrazione. Si tratta di circa 2.200 risorse fra personale di terra, staff, manutenzione, piloti e assistenti di volo i quali, secondo gli affidamenti aziendali, avrebbero e devono avere la priorità di ingresso in azienda rispetto a candidature che non provengono da Alitalia Cityliner e Alitalia Sai”.

Primo sciopero in Italia, sabato 7 settembre sempre dalle 13 alle 17, per Wizz Air che nel nostro Paese conta circa 900 dipendenti tra 600 assistenti di volo e 300 piloti: con la mobilitazione, la Filt-Cgil intende dire basta a “contratti individuali e turni massacranti”.

Si ferma, invece, per le “condizioni di lavoro in continuo peggioramento” parte del personale impiegato negli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Olbia, Pisa e Firenze. Due fasce di stop: dalle 12 alle 16 e dalle 13 alle 17. Braccia incrociate anche da parte dei controllori di volo Enav Apt di Fiumicino. Sul sito di Enac l’elenco dei voli garantiti.

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