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Sciopero trasporti 20 settembre 2024: si fermano bus, tram e metropolitane, ecco dove. Nuovo venerdì nero

Nuovo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale che promette di essere uno dei più estesi degli ultimi mesi. Coinvolte tutte le principali città italiane, con disagi per bus, tram e metropolitane. Ecco fasce di garanzia e servizi garantiti

Sciopero trasporti 20 settembre 2024: si fermano bus, tram e metropolitane, ecco dove. Nuovo venerdì nero

Venerdì 20 settembre 2024 si prospetta come una giornata di disagi per milioni di pendolari italiani a causa dello sciopero nazionale dei trasporti pubblici locali. L’agitazione, proclamata da diversi sindacati, interesserà bus, tram e metropolitane nelle principali città del Paese, con possibili cancellazioni e ritardi per tutta la giornata. Da Milano a Roma, passando per Firenze, Napoli, Genova e Palermo, quasi tutte le principali città italiane saranno coinvolte dall’agitazione sindacale.

Lo sciopero promette di essere uno dei più estesi degli ultimi mesi, coinvolgendo non solo i trasporti cittadini ma anche quelli extraurbani, come le linee ferroviarie regionali e i collegamenti con le aree periferiche. Le fasce di garanzia saranno cruciali per chi deve raggiungere il luogo di lavoro o la scuola nelle ore di punta, ma il rischio di congestione del traffico e ritardi resta molto elevato, specialmente nelle grandi città come Roma e Milano.

Sciopero trasporti 20 settembre 2024, modalità e garanzie

In base alle normative vigenti, anche durante uno sciopero devono essere rispettate delle fasce di garanzia, orari nei quali il servizio sarà comunque attivo per garantire i diritti di mobilità dei cittadini. Tali fasce variano da città a città, ma in generale i mezzi saranno operativi durante le ore di punta mattutine (8.30-9) e serali (17.00 e le 18.30). Vediamo nel dettaglio le modalità nelle principali città italiane.

Milano

Nella città lombarda, il servizio Atm sarà garantito fino alle 8.29 del mattino e riprenderà dalle 15.00 alle 18.00. Durante lo sciopero, saranno interrotte le linee dalle 8.45 alle 15.00 e nuovamente dopo le 18.00, fino alla fine del servizio. Gli effetti dello sciopero saranno particolarmente sentiti poiché la città si troverà nel pieno della Settimana della Moda, aumentando il traffico e i disagi.

Roma

Nella capitale, lo sciopero interesserà la rete Atac e le linee bus periferiche gestite da RomaTpl. Anche le linee extraurbane di Cotral e Astral saranno coinvolte. Le fasce di garanzia saranno attive fino alle 8.30 e riprenderanno dalle 17.00 alle 20.00. Gli orari critici vanno quindi dalle 8.30 alle 17.00 e dalle 20.00 a fine servizio, con possibili disservizi per bus, metropolitane e tram.

Napoli

Anche Napoli subirà forti disagi. Lo sciopero coinvolgerà l’intera rete gestita da Anm e Eav (Ente Autonomo Volturno). Gli orari garantiti saranno dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17.00 alle 20.00, ma per il resto della giornata bus, metropolitane e funicolari saranno a rischio. Lo sciopero si estenderà dalle 03.01 del 20 settembre fino alle 03.00 del 21 settembre.

Bologna

A Bologna, lo sciopero durerà 24 ore, con garanzia del servizio dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 fino a fine servizio. I disservizi colpiranno bus e tram, con impatti anche sulle linee urbane ed extraurbane.

Le altre città coinvolte

Molte altre città italiane saranno interessate dallo sciopero dei trasporti pubblici.

  • Firenze: i mezzi pubblici saranno garantiti dalle 4.15 alle 8.14 e dalle 12.30 alle 14.29.
  • Genova: lo sciopero interesserà le linee Amt dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 17.30 alle 20.30.
  • Palermo: la società Amat ha comunicato che i servizi potrebbero fermarsi dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20.30 alle 23.59.
  • Modena, Reggio Emilia e Piacenza: il personale di Seta sciopererà con fasce di garanzia diverse per ogni città. A Modena, per esempio, i servizi saranno assicurati dalle 6.30 alle 8.30 e dalle 12.00 alle 16.00.

Anche in città più piccole, come Taranto, lo sciopero si farà sentire, con una durata ridotta di 4 ore (dalle 20 alle 24), ma con possibili disagi significativi per chi si sposta in serata. In Emilia Romagna, Umbria e altre regioni, i lavoratori del trasporto pubblico locale incroceranno le braccia per l’intera giornata, garantendo comunque i servizi minimi.

Per i pendolari, questo sciopero si tradurrà in una giornata di difficoltà e ritardi, con la necessità di pianificare alternative di viaggio o di spostarsi nelle ore in cui il servizio sarà attivo. Le aziende di trasporto hanno suggerito di controllare in tempo reale lo stato dei mezzi attraverso i siti web e le app dedicate.

Le motivazioni dello sciopero

Lo sciopero è stato indetto dai sindacati di base, tra cui CUB Trasporti, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas e Sindacato Generale di Base (SGB), insieme all’USB Lavoro Privato. Le principali richieste includono:

  • Un aumento salariale di 300 euro;
  • La riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali a parità di salario
  • Miglioramenti nelle condizioni di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro
  • Il blocco delle privatizzazioni e delle gare d’appalto nel settore del trasporto pubblico locale (TPL)

Secondo una nota diffusa dall’USB, i lavoratori lamentano condizioni lavorative insostenibili, con salari d’ingresso inferiori a 7 euro l’ora e turni eccessivamente lunghi, senza il rispetto delle normative di sicurezza. A ciò si aggiunge la “gravosa responsabilità civile e penale” che grava sui lavoratori, aggravata dall’attuale crisi economica.

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