Martedì 5 luglio il trasporto aereo italiano rischia il caos. I principali sindacati di categoria hanno indetto (per motivazioni differenti) uno sciopero di quattro ore delle principali compagnie nazionali: Alitalia e Meridiana.
Ad incrociare le braccia saranno piloti e Assistenti di volo che si fermeranno dalle 11 alle 15.
Per quanto riguarda Alitalia, la protesta è stata indetta dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto Aereo. L’agitazione riguarda “Argomenti legati alle condizioni di vita e di lavoro delle persone, su cui si riversano decisioni aziendali mai discusse preventivamente”. Secondo quanto si legge nel comunicato stampa di Filt Cgil, infatti: “Sono aumentati gli orari di lavoro, si utilizzano procedure di licenziamento individuale a nostro parere fuori dalle norme, si eliminano agevolazioni decennali che consentono a lavoratori pendolari di spostarsi e attenzioni al personale che ha condizioni familiari e personali molto delicate”.
Parlando invece di Meridiana, lo sciopero è stato indetto dai sindacati Usb, Apm e Cobas dopo la sonora bocciatura delll’intesa quadro che dovrebbe condurre all’accordo tra l’azienda sarda e Qatar Airways.
Per i dipendenti della compagnia sarda non è la prima protesta. Nel corso dell’ultimo fine settimana, Meridiana è stata costretta a cancellare 26 voli, coprendo le tratte principali con due aerei “navetta”, senza contare i cospicui ritardi e i disagi per i passeggeri. Alla base le assenze per malattia di piloti e assistenti di volo. Sulla questione è intervenuta anche l’Autorità di garanzia per gli scioperi che ha chiesto alla società, al Prefetto di Sassari e all’Enac “informazioni urgenti e ogni altra utile documentazione, ai fini di eventuali interventi di propria competenza” in relazione alle “reiterate assenze collettive”.