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Sciopero dei trasporti venerdì 13 dicembre: a rischio treni, metro, bus e taxi. Il 15 tocca agli aerei. Ecco gli orari

Imagoeconomica

Un nuovo “venerdì nero” è in arrivo il 13 dicembre a causa di uno sciopero generale di 24 ore che coinvolgerà treni, metro, bus, taxi e trasporto marittimo, con inizio già dalla serata di giovedì 12 dicembre. Il settore aereo sarà risparmiato in questa occasione, ma non per molto: il suo turno di protesta è previsto per il 15 dicembre. La mobilitazione è stata proclamata dal sindacato di base Usb, con l’adesione delle sigle Fi-Si e Usb Lavoro Privato. Tuttavia, non si esclude l’intervento del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che potrebbe limitare l’impatto dello sciopero, aprendo un nuovo capitolo del braccio di ferro con i sindacati.

Le motivazioni

I sindacati evidenziano la difficile condizione dei lavoratori: salari stagnanti, turni di lavoro massacranti, uso diffuso della precarietà e appalti che peggiorano la qualità dell’occupazione. Inoltre, denunciano contratti nazionali con aumenti inadeguati e peggioramenti nelle condizioni lavorative.

Gli orari dello sciopero dei trasporti di venerdì 13 dicembre

Lo sciopero del 13 dicembre coinvolgerà diversi settori dei trasporti con orari e modalità diverse. Ecco i dettagli:

  • Treni: stop dalle ore 21 di giovedì 12 dicembre fino alle ore 21 di venerdì 13.
  • Metro, bus e tram: si fermeranno nelle stesse 24 ore, ma con orari e modalità diversi da città a città e garantendo fasce orarie di servizio minimo.
  • Trasporto marittimo: fermo dalle 00:01 alle 23:59 di venerdì 13.
  • Taxi: anche i tassisti sciopereranno, ma non tutte le auto bianche potrebbero aderire.

Treni in sciopero 13 dicembre: orari e servizi garantiti

I treni saranno interessati dallo sciopero dalle ore 21:00 di giovedì 12 dicembre alle 20:59 di venerdì 13. Il personale di Gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord parteciperà alla protesta, con possibili cancellazioni o variazioni dei servizi. Sono garantiti i treni nelle fasce essenziali dei giorni feriali, dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Tuttavia, i disagi potrebbero estendersi anche al di fuori di questi orari. I passeggeri che rinunciano al viaggio possono richiedere rimborsi o riprogrammare il proprio itinerario: per i treni Intercity e Frecce entro l’orario di partenza previsto, e per i Regionali fino alle 24:00 del giorno precedente lo sciopero.

Sciopero mezzi 13 dicembre: ecco gli orari

Anche il trasporto pubblico locale sarà fortemente colpito. A Roma, lo sciopero riguarderà la rete Atac, i bus periferici gestiti da operatori privati e le linee Astral-Cotral. Saranno garantiti i servizi nelle fasce orarie protette, dall’inizio delle corse diurne fino alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00. Disagi saranno possibili già dalla notte tra giovedì 12 e venerdì 13, con corse notturne non garantite su alcune linee, come la linea 8 e diversi autobus principali. Anche nelle stazioni metro-ferroviarie sono previsti disservizi, con possibili interruzioni per scale mobili, ascensori e biglietterie. A Milano, i mezzi Atm (metro, bus e tram) saranno fermi al di fuori delle fasce protette: servizio attivo fino alle 8:45, sospeso fino alle 15:00 e ripreso regolarmente solo fino alle 18:00. Trenord garantirà invece i treni nelle fasce protette del mattino e della sera, con autobus sostitutivi per i collegamenti aeroportuali verso Malpensa.

A Bologna e Ferrara, lo sciopero del personale viaggiante Tper si svolgerà rispettando le fasce di garanzia, con interruzioni dei servizi automobilistici e filoviari dalle 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 fino al termine del servizio. I disagi interesseranno il trasporto urbano, suburbano ed extraurbano, che non sarà garantito negli orari di sciopero.

Sciopero venerdì 13 dicembre e lo spettro della precettazione

Il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso forte irritazione per l’annuncio dello sciopero, minacciando interventi per limitarne l’impatto. Salvini ha dichiarato: “Il diritto allo sciopero sarà garantito, ma non alla faccia di tutti e di tutto perché stanno esagerando”.

Nelle prossime ore si vedrà quale decisione prenderà il governo nel braccio di ferro con i sindacati. Durante lo sciopero generale del 29 novembre, Salvini era intervenuto con la precettazione, riducendo la durata dell’agitazione a sole 4 ore per il trasporto pubblico locale, aereo e marittimo, mentre il trasporto ferroviario era stato escluso. Il provvedimento aveva portato Cgil e Uil a ricorrere al Tar, ma il Tribunale amministrativo aveva respinto il ricorso, con “grande soddisfazione” del ministro.

Salvini precetta, ma il Tar lo boccia: lo sciopero sarà di 24 ore

Mercoledì 11 dicembre, il Ministro Salvini aveva firmato un’ordinanza per ridurre lo sciopero generale dei trasporti del 13 dicembre da 24 a 4 ore, definendolo “inammissibile” a pochi giorni dal Natale. Il sindacato USB aveva respinto la richiesta, dichiarando apertamente di non voler rispettare la precettazione. Salvini aveva giustificato la sua decisione come un tentativo di bilanciare il diritto di sciopero con quello alla mobilità degli italiani.

Giovedì, però, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso dell’USB, annullando l’ordinanza ministeriale e ripristinando la durata originaria dello sciopero. Secondo i giudici, la precettazione mancava delle necessarie motivazioni straordinarie e non era supportata dalla Commissione di garanzia. I disagi previsti, infatti, rientrano nella normale dinamica di uno sciopero e non giustificano una limitazione.

“Domani lo sciopero sarà di 24 ore. Uno sciopero legittimo sin dall’inizio”, ha dichiarato Francesco Staccioli, dell’esecutivo confederale di USB. “Oggi il pronunciamento del Tar che sospende l’ordinanza e fissa l’udienza di merito sull’ordinanza di Salvini, riteniamo che sia semplicemente un atto dovuto per la giustizia di questo paese – sottolinea – noi stessi avevamo detto al ministro che quest’atto non aveva alcuna giustificazione. Mancava perfino l’avallo della commissione di garanzia”. Il pronunciamento “sicuramente rende questo sciopero fruibile e sgrava i lavoratori da una sanzione illegittima”, precisa.

Dal canto suo, Salvini ha espresso disappunto, “abbiamo fatto tutto il possibile per tutelare la mobilità degli italiani. I cittadini potranno ringraziare un giudice del TAR per i disagi che si verificheranno” ha sottolineato il Ministro.

Ultimo aggiornamento 12 dicembre ore 16,10

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