Nuovo sciopero dei medici oggi 18 dicembre 2023. A meno di due settimane dall’ultima protesta medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari hanno nuovamente aderito a uno sciopero di 24 ore, iniziato a mezzanotte, per esprimere il loro dissenso riguardo alle misure in materia di sanità previste nella prossima legge di Bilancio. La mobilitazione, indetta da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm e Cisl Medici, potrebbe portare all’annullamento di circa 25mila interventi chirurgici programmati.
La giornata nera per il settore sanitario comporterà la sospensione di tutti i servizi ospedalieri e territoriali non essenziali per le diagnosi, le cure non urgenti, la sicurezza e le forniture alimentari. Difatti, la protesta non coinvolgerà solamente il sistema sanitario ma si tradurrà in un blocco delle attività di import-export nel settore alimentare, delle macellazioni e delle forniture di carne e prodotti ittici.
Sciopero dei medici: quali servizi sono rischio?
La sospensione coinvolge l’intero settore sanitario, inclusi medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari. Si prevede un prolungamento dei tempi di attesa nei pronto soccorso soprattutto per i codici minori che possono essere rimandati, l’interruzione delle prestazioni anestesiologiche con conseguente fermo delle sale operatorie, la sospensione dei percorsi prechirurgici, degli ambulatori di terapia del dolore e di tutte le consulenze che possono essere rimandate.
Inoltre, la paralisi si estende alle prestazioni di radiologia diagnostica, interventistica e ambulatoriale, alla diagnostica di laboratorio, alle prestazioni psicologiche nei consultori, alle neuropsichiatrie infantili, ai centri di salute mentale, alle prestazioni farmaceutiche sia in ospedale che sul territorio, nonché ai servizi di igiene e sanità pubblica.
I motivi della protesta: “legge di Bilancio sbagliata”
Quali sono i motivi della protesta? I sindacati Anaao Assomed e Cimo-Fesmed dei medici, unitamente al sindacato degli infermieri Nursing Up, hanno annunciato uno sciopero di 48 ore a gennaio in risposta alla manovra economica del 2024, etichettata come un affronto al servizio sanitario pubblico e ai suoi professionisti. Contestano il fatto che la manovra non rispetti i principi basilari di preservazione della sanità pubblica e del diritto alla tutela della salute. Pertanto, nel corso del mese di gennaio, proseguiranno le proteste con uno sciopero più ampio, le cui date saranno comunicate successivamente.
In particolare, la protesta riguarda il mantenimento del limite alle assunzioni di nuovo personale, l’assenza di misure per la stabilizzazione dei precari, il sottodimensionamento del Fondo Sanitario Nazionale, l’opposizione al prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) e la mancata valorizzazione della specificità del lavoro dei professionisti. Il dibattito sul futuro pensionistico rimane aperto.