Il primo sciopero della storia della British Airways sta paralizzando i cieli internazionali. Dalla mezzanotte di lunedì e fino alle 23.59 di martedì, 4.300 piloti della principale compagnia britannica stanno partecipando a uno sciopero o indetto dal sindacato BALPA. Il risultato sono circa 300mila persone rimaste a terra e disagi in tutto il mondo.
La protesta arriva dopo nove mesi di negoziati, caratterizzati da toni accesissimi, sui salari. I piloti hanno chiesto un adeguamento dei loro stipendi e maggior chiarezza sulla loro condizione economica da parte della società. British Airways si è detta pronta ad aumentare i salari dei piloti dell’11,5% in tre anni. Questi ultimi hanno però sostenuto che più volte nel corso degli anni la compagnia ha mentito allo scopo di spingerli ad accettare tagli a retribuzioni e contributi, nonostante non fosse necessario. Non solo, secondo il Balpa, un altro problema fondamentale sarebbero gli stipendi di copiloti e profili più junior, troppo bassi soprattutto se paragonati ai costi della formazione.
Sulla questione è intervenuto anche il Primo ministro britannico Boris Johnson tentando, senza successo, di far ripartire le trattative.
Lo sciopero rappresenta un unicum nella storia della compagnia e potrebbe costarle addirittura 40 milioni di sterline. Oggi, lunedì 9 settembre, 850 voli della compagnia sono stati cancellati e domani potrebbero aggiungersene altrettanti. Non solo. Nel caso in cui le parti non riuscissero a trovare un accordo, i piloti sono pronti a scioperare anche il prossimo 27 settembre.