Da domani, martedì 8 novembre, e per tre giorni incroceranno le braccia i benzinai di tutta Italia. Saranno escluse dalla protesta soltanto Liguria e Toscana, colpite recentemente dall’alluvione.
“A partire dalle ore 19.00 dell’8 e fino alle ore 07.00 del 11 novembre sulla viabilità ordinaria e a partire dalle ore 22.00 dell’8 e fino alle ore 06.00 del 11 novembre sulla viabilità autostradale” tutti i distributori di benzina rimarranno chiusi, segnalano dal Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl.
Da anni i sindacati attendono la riforma della distribuzione carburanti per abbattere i costi: i benzinai devono riversare nelle casse dello Stato quanto introitato pagando tasse e Iva, perciò chiedono un bonus che li tuteli.
L’agitazione sicuramente creerà non pochi disagi e malcontento tra gli automobilisti italiani, vittima in quest’ultimo periodo già di numerosi rincari del prezzo dei carburanti, anche se si spera in un accordo dell’ultimo minuto tra il governo e le associazioni di categoria.
Ad oggi, sulla media nazionale, il prezzo della benzina verde è di 1,627 euro al litro, mentre quello del gasolio è 1,544 euro litro. La senza piombo è in leggero calo dopo gli aumenti record dell’ultimo periodo, in cui si era toccato l’1,7 euro al litro al Sud. Lo mobilitazione dei prossimi giorni, oltre a provocare disagi e code nella giornata di oggi presso i distributori, rischia anche di causare un nuovo rialzo dei prezzi: le associazioni dei consumatori sono già in allerta per segnalare eventuali scorrettezze.