Il 70% dei distributori di benzina resterà aperto nonostante lo sciopero. I benzinai italiani incroceranno le braccia da questa sera a venerdì mattina, ma la sorpresa dell’ultim’ora è che solo il 30% di loro parteciperà alla mobilitazione. La frattura è stata determinata dall’ultimo incontro fra i sindacati di categoria e il Governo.
L’Esecutivo ha presentato un protocollo d’intesa per garantire un bonus fiscale ai gestori. Al termine del tavolo al ministero dello Sviluppo economico, Figisc Confcommercio e Anisa hanno revocato lo sciopero. Lo hanno confermato solamente Faib Confesercenti e Fegica Cisl.
Il calcolo che determina la quota dei potenziali aderenti allo sciopero si basa sul peso determinante della Figisc, la sigla che può vantare di gran lunga il maggior numero di iscritti: circa 10mila impianti, intorno al 50% del totale.