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Sciopero aerei 9 aprile: iniziano giorni di disagio per chi viaggia in Italia

Dal 9 aprile, uno sciopero nazionale nel trasporto aereo dà il via a una settimana di disagi per i viaggiatori in Italia. Nel weekend, nuovi stop coinvolgeranno treni e trasporto pubblico locale. Ecco orari e fasce garantite

Sciopero aerei 9 aprile: iniziano giorni di disagio per chi viaggia in Italia

Mercoledì 9 aprile si apre con uno sciopero nazionale del trasporto aereo che rischia di mandare in tilt gli aeroporti italiani, ma è solo il primo atto di una settimana nera per la mobilità nel Paese. Nella settimana che precede la Pasqua, una serie di agitazioni sindacali rischia di trasformare ogni spostamento in un’odissea.

Lo stop di mercoledì colpirà il comparto aereo in tutte le sue articolazioni: assistenti di volo, personale di terra, addetti ai bagagli, operatori aeroportuali e dipendenti delle società di gestione degli scali. Ma questo è solo l’inizio. Nel weekend, nuove agitazioni si concentreranno sul trasporto ferroviario e sul trasporto pubblico locale, rendendo i prossimi giorni particolarmente difficili per chiunque debba mettersi in viaggio.

Sciopero aerei: un mercoledì ad alta turbolenza

Lo sciopero aereo previsto per mercoledì 9 aprile avrà come fascia oraria centrale quella compresa tra le 12:00 e le 16:00, ma i disagi si faranno sentire ben oltre queste quattro ore, sia prima che dopo, a causa di effetti domino che riguarderanno partenze, arrivi, coincidenze e operazioni di terra.

A essere coinvolti saranno tutti i principali scali italiani, da Fiumicino a Malpensa, da Linate a Palermo, dove si concentrano le sigle sindacali più attive in questa tornata di proteste. Le motivazioni spaziano dalle condizioni di lavoro sempre più precarie all’aumento dei carichi operativi, passando per questioni contrattuali irrisolte e un diffuso malcontento nei confronti delle strategie organizzative adottate dalle aziende.

Uno dei casi più emblematici è quello di EasyJet, dove gli assistenti di volo incroceranno le braccia dalle 10:30 alle 14:30. I sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt hanno indetto l’astensione dal lavoro per denunciare una serie di criticità che si sono andate accumulando nel tempo: turni sempre più serrati, rotazioni programmate al limite delle normative, esternalizzazioni che hanno compromesso l’efficienza nella gestione operativa e un’interpretazione aziendale del contratto giudicata “arbitraria”. Secondo le sigle sindacali, questa situazione non solo incide negativamente sul benessere psicofisico degli equipaggi, ma ha anche ricadute dirette sulla qualità del servizio offerto ai passeggeri.

Ma non si tratta di un caso isolato. Sempre mercoledì, negli stessi orari, è previsto lo sciopero del personale della società Sea, che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, e quello della Gesap di Palermo, dove l’astensione si estenderà per ben otto ore, dalle 10:30 alle 18:30.

A tutto questo si aggiunge lo sciopero nazionale proclamato da Cub Trasporti, che interessa anche il personale dell’Enac e il comparto dell’indotto aeroportuale. La protesta è dunque ampia e trasversale, con rivendicazioni che vanno dalle questioni retributive, come la gestione degli straordinari e dei turni festivi, a temi più strutturali, come la sicurezza e la tenuta organizzativa dei servizi a terra.

I voli garantiti e i rischi reali

Nonostante la protesta sia circoscritta a fasce orarie precise, non sarà semplice per i viaggiatori districarsi tra ritardi, cancellazioni e riorganizzazioni improvvise. Il Ministero dei Trasporti ha già diffuso l’elenco dei voli garantiti, che saranno assicurati nella fascia mattutina, dalle 7:00 alle 10:00, e in quella serale, dalle 18:00 alle 21:00. Ma si tratta di una protezione parziale: molti voli previsti nelle ore centrali saranno cancellati o subiranno variazioni, con ripercussioni anche sui voli successivi.

Anche le operazioni di check-in, imbarco, movimentazione bagagli e gestione delle rampe potrebbero subire forti rallentamenti. Non sarà raro assistere a file più lunghe del solito, voli in ritardo e passeggeri lasciati in attesa senza informazioni chiare, soprattutto nei grandi hub come Roma, Milano e Napoli.

Nel weekend nuovi disagi

Quello di mercoledì non è un episodio isolato, ma piuttosto il primo evento di una settimana di “passione” per i viaggiatori. Tra venerdì 11 e sabato 12 aprile, infatti, è atteso uno sciopero nazionale del comparto ferroviario, che rischia di fermare treni regionali, Intercity e Frecce, con ripercussioni pesanti anche per i pendolari e per chi contava di viaggiare in treno nel fine settimana. Anche il trasporto pubblico locale sarà interessato da agitazioni che potrebbero complicare ulteriormente la mobilità urbana in molte città.

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