Domenica 17 luglio uno sciopero di Ryanair, EasyJet e Volotea, a cui si aggiungono anche i controllori di volo, rischia di paralizzare i cieli italiani. Mentre negli aeroporti di tutto il mondo continua ad imperversare il caos, con voli cancellati, ritardi lunghissimi e folle oceaniche agli imbarchi, arriva un altro – l’ennesimo – sciopero che rischia di acuire ulteriormente i disagi dei viaggiatori.
Sciopero aerei 17 luglio: le informazioni
Domenica 17 luglio gli scioperi in realtà saranno ben più di uno. I più importanti riguarderanno le tre principali compagnie low cost europee – Ryanair, EasyJet e Volotea – e i controllori di volo. Tutte le proteste avranno una durata di 4 ore, dalle 14 alle 18.
Enav fa sapere che sono previsti inoltre, nello stesso orario, anche diversi scioperi locali:
- Centro di Controllo d’Area di Brindisi – tre distinte azioni di sciopero indette da FILT-CGIL, FIT-CISL / Uiltrasporti / UGL-TA e UNICA;
- Centro di Controllo d’Area di Milano – indetto da UGL-TA e UNICA;
- Centro di Controllo d’Area di Padova – indetto da UNICA;
- Centro di Controllo d’Area di Roma – due distinte azioni di sciopero indette da UGL-TA / UNICA;
- Aeroporto di Bologna – tre distinte azioni di sciopero indette da FIT-CISL / UGL-TA / UNICA;
- Aeroporto di Lamezia Terme – indetto da UGL-TA e UNICA;
- Aeroporto di Napoli – indetto da UGL-TA;
- Aeroporto di Perugia – indetto da UGL-TA;
- Aeroporto di Pescara – indetto da UNICA;
- Aeroporto di Brindisi – indetto da UNICA;
- Aeroporto di Ciampino – indetto da UGL-TA e UNICA;
- Aeroporto di Torino Caselle – indetto da Uiltrasporti, UGL-TA e UNICA.
Lo sciopero Ryanair del 17 luglio
A creare i maggiori disagi per i passeggeri sarà lo sciopero di Ryanair e della controllata CrewLink, indetto da Filt-Cgil e Uiltrasporti. La compagnia low cost ha confermato che gli aerei resteranno a terra domenica 17 luglio, dalle 14 alle 18.
“Ad oggi, in mancanza di iniziative concrete nella direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro e dell’adeguamento dei salari, rimane confermato, domenica 17, lo sciopero di piloti e assistenti di volo Ryanair”, ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, spiegando che nel corso dell’incontro tenutosi in settimana con il ministero delle Infrastrutture, i sindacati hanno chiesto “di convocare un confronto con le compagnie low cost per verificare il rispetto dell’applicazione dell’articolo 203 del Decreto Rilancio sull’applicazione dei minimi salariali, previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo”.
I lavoratori che si trovano in Italia rivendicano “contratti che garantiscano condizioni di lavoro dignitose” e “stipendi almeno in linea ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro Paese, come prevede la legge”, hanno detto le sigle sindacali.
Le proteste dei consumatori
“È giusto che i lavoratori rivendichino i loro diritti, ma bloccare il trasporto aereo durante il periodo estivo è inaccettabile”. Lo afferma il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. “Sospendere i voli quando milioni di cittadini si spostano in aereo per raggiungere le località di villeggiatura è un atto ostile verso gli utenti che rischiano di perdere ingiustamente giorni di vacanza e soldi – spiega Truzzi – Chiediamo ai lavoratori di trovare soluzioni alternative che non arrechino danno ai consumatori e invochiamo l’intervento del Garante per gli scioperi, affinché sia introdotta una fascia di garanzia che assicuri i voli fino al prossimo 15 settembre, vietando qualsiasi protesta sindacale nel periodo caldo delle partenze estive”. “Se saranno proclamati nuovi scioperi durante il periodo delle vacanze estive, siamo pronti a denunce penali e ad ogni azione legale a tutela dei passeggeri, e chiameremo le compagnie aeree a risarcire i danni da vacanza rovinata” – conclude Truzzi.
“Quello di domenica è uno sciopero che mi permetto di definire veramente idiota, va soltanto a danno dei cittadini. In questo momento in cui c’è tutto questo disagio nei voli aggravare la situazione con uno sciopero lo trovo veramente poco intelligente. Questo è un momento in cui dovremmo fare sistema”. Dichiarazioni destinate a far discutere quelle del presidente esecutivo di Ita Airways, Alfredo Altavilla.
Il caos negli aeroporti
Nel frattempo il settore aereo continua ad affrontare un caos che sembra non avere soluzione. Da settimane, in tutta Europa ma anche in altre parti del mondo, si verificano quotidianamente cancellazioni dei voli e forti ritardi, con lunghissime file agli imbarchi e affollamenti nelle aree di ritiro bagagli. Heathrow, il più grande aeroporto britannico nonché uno dei principali scali al mondo, limiterà per due mesi il traffico aereo, introducendo un tetto massimo di 100mila passeggeri al giorno e chiedendo alle compagnie aeree di non vendere più biglietti per l’estate 2022.
Ma come si è arrivati a questa situazione? Il problema principale è che, nonostante la guerra e la ripresa dei contagi da Covid, il volume dei passeggeri è tornato ai livelli pre-pandemia, ma gli aeroporti e le compagnie aeree non si sono fatti trovare pronti. Al contrario, si registra ovunque una grave carenza di personale in vari settori: non solo assistenti di volo e personale di terra, ma anche società di gestione dei bagagli, catering e sicurezza privata.
In Italia, ai problemi condivisi col resto d’Europa si aggiungono le difficoltà per i turisti che, una volta arrivati, faticano a trovare un taxi che li porti a destinazione a causa delle proteste dei tassisti contro il Del Concorrenza.