BORSE PIATTE, TOKYO NON CONFERMA I RIALZI. A MILANO IL BTP VA A CACCIA DI NUOVI RECORD
Frena Tokyo dopo la seduta fiacca delle Borse Usa. L’indice Nikkei perde lo 0,7% dopo la seduta ruggente di ieri, la più brillante degli ultimi sei mesi: gli operatori, dopo l’iniziale entusiasmo, hanno ridimensionato la portata dei nuovi stimoli promossi dalla Bank of Japan, più simbolici che efficaci. Risale Shanghai +0,81%, quasi piatta Hong Kong +0,18%.
Indici Usa in frenata dopo i recuperi della scorsa settimana: il Dow Jones cede lo 0,1 5%, l’indice S&P 500 sale dello 0,14% (poco sotto i massimi). Meglio il Nasdaq +0,68%.
Cresce l’attesa per la pubblicazione, prevista in serata, del Beige Book dopo nuovi segnali di frenata dell’economia in parte riconducibili al maltempo che, peraltro, ha interessato solo gli Stati dell’Est. Altro dato chiave sarà quello relativo all’avvio dei nuovi cantieri.
Ma non sono mancati gli spunti operativi. Sul fronte M&A c’è stata l’acquisizione da circa 25 miliardi di dollari in cash e azioni annunciata da Actavis su Forest Laboratories (+30%), società già nel mirino di Carl Icahn che ha realizzato un profitto del 100%.
Sui massimi di sempre, invece, Tesla Motors dopo le indiscrezioni su un incontro tra il capo della divisione M&A di Apple e l’AD di Tesla Elon Musk, che hanno acceso le speculazioni su una possibile acquisizione del produttore di auto elettriche sportive da parte del gigante dell’elettronica.
Intanto King Digital Entertainment, società autrice di popolari videogame per tablet (tra cui Candy crussh), ha depositato i documenti per un’ipo miliardaria. In Europa seconda giornata di fila di Borse semi-immobili. Invariato l’indice Dax di Francoforte, Parigi segna un calo dello 0,1%. Positiva solo Londra con un progresso dello 0,9%. Ha deluso l’indice tedesco Zew sulla fiducia, finito sotto le attese.
Piazza Affari attende, in apparente calma, gli sviluppi del mandato a Matteo Renzi. L’indice FtseMib chiude a +0,09%. Gli sviluppi della crisi di governo non turbano il momento magico del Btp. Il rendimento è sceso al 3,55% (dal 3,61% di ieri), nuovo minimo dal 2006, e lo spread a quota 188 (-4 punti base).
BANCHE, POP VICENZA ACCELERA SU ETRURIA
In una giornata quasi piatta hanno tenuto banco le indicazioni di Société Générale ottimista sul comparto bancario italiano. Promosse, in particolare: Pop.Milano +0,5%, Ubi +1,3% e Intesa +1,2%, promosse da Société Générale. Chiusura in calo invece per Unicredit -0,5%, MontePaschi -1,8% e Banco Popolare -1,3%.
Fa storia a sé Banca Etruria +2,92% che ha accelerato al rialzo sul finale di seduta sull’onda delle notizie in arrivo dal cda della Popolare di Vicenza che ha annunciato l’intenzione di procedere a due distinti aumenti di capitale per un controvalore complessivo di un miliardi di euro. Un tesoretto che i vertici non escludono di utilizzare per mettere a segno un’acquisizione, qualora se ne presenti l’opportunità. Il dg della Banca Popolare di Vicenza, Samuele Sorato, durante una conference call ha confermato poi che “non è un segreto. Abbiamo già avanzato una manifestazione d’interesse nei confronti di Banca Etruria e siamo stati invitati da loro a effettuare una due diligence che inizierà tra una settimana, al massimo entro i prossimi dieci giorni”.
GENERALI, CDA VERSO L’AZIONE DI RESPONSABILITA’
E’ durata sette ore la riunione del comitato controllo e rischi di Generali che ha esaminato i pareri legali sull’opportunità di avviare l’azione di responsabilità nei confront dell’ex ceo Giovanni Perissinotto e dell’ex direttore generale Raffaele Agrusti. Oggi la questione, risollevata su richiesta dell’Ivass, sarà all’esame del consiglio.
Al proposito ieri Enrico Marchi, presidente di Save e Finint, finanziaria azionista del Leone attraverso Ferak ed Effeti (partecipata dalla Fondazione Crt) ha detto che “l’eventuale azione di responsabilità denota un accanimento degno di miglior causa e non va nell’interesse delle Generali, diventata una macchina del fango”. Alcune delle operazioni contestate, del resto, si riferiscono a deal con la stessa Fimint.
ENEL AVANZA IN BRASILE, SUGLI SCUDI HERA
Enel è salita dello 0,9%. E’ partita l’operazione di acquisto delle minority nelle partecipate sudamericane, primo passo verso l’accorciamento della complessa catena di controllo ereditata da Endesa. Enersis, la controllata cilena del gruppo, è salita al 74 % dell brasiliana Coelce, altra consociata, con un esborso di 180 milioni di euro.
A proposito di Brasile, in lieve rialzo Enel Green Power +0,25% che ha terminato la costruzione del suo primo impianto eolico in Brasile. Nuovi acquisti su Hera +1,89% sinta dal giudizio di Goldman Sachs che ha avviato la copertura sul titolo con rating buy e prezzo obiettivo a 2,3 euro, inserendo il titolo nella propria Conviction Buy List. Sul fronte energia, invece, i problemi di Sorgenia continuano a pesare su Cir -3,11%.
Fra le utility guadagna Atlantia +1,2%, confermata da Bank of America fra i suoi “Top Pick”. Bene nella scuderia Benetton anche Autogrill +0,8%.
TELECOM INSISTE: TIM BRAZIL NON SI TOCCA
Telecom Italia è avanzata dell’1,2%. Il Ceo Marco Patuano ha dichiarato che gli investimenti in Brasile aumenteranno a 4 miliardi di real quest’anno e a 11 miliardi fino al 2016. Ha ribadito che non c’è nessuna offerta né trattative in corso per Tim Brasil. In leve calo Ei Towers -0,75% che sembra interessata ad acquistare le torri di trasmissione cedute da Telecom Italia assieme a quelle eventualmente vendute da Wind. Sul dossier ci sarebbero pure la spagnola Abertis e alcuni fondi infrastrutturali, come ad esempio F2i.
FERRARI, CONTI E BRAND IN CRESCITA, SOSTIENE FIAT
Fiat -0,6%. A gennaio il mercato europeo più Efta è cresciuto del 5% anno su anno, mentre il gruppo automobilistico ha registrato l’ennesima performance negativa con un -1,8% a 60.000 vetture.
Ma il Lingotto si può consolare con Ferrari, giudicata da Brand Finance, società di consulenza specializzata nel settore, il “brand più influente” del mondo, davanti a Coca Cola, Walt Disney e Google.
Il cavallino rosso ha archiviato il 2013 con un utile netto che supera i 246 milioni di euro +5,4%, un utile della gestione ordinaria arrivato a quota 363,5 milioni (+8,3%) e un fatturato in crescita del 5% a 2,3 miliardi. Cali diffusi fra i titoli industriali. Finmeccanica -0,4%, StM -0,4%. Deboli anche i titoli del lusso: Ferragamo -1,1%, Tod’s -0,1%, Yoox -0,8%.
GOLDMAN E KEPLER PUNTANO SUL CEMENTO
Buone notizie per il settore cemento da Goldman Sachs. Gli analisti hanno alzato la raccomandazione su Italcementi +0,44%, con target price che passa a 8 euro da 5,2 euro e su Unicem-0,41% a 14,54 euro prezzo obiettivo a 16,5 euro da 14,8 euro, con rating buy. La società ha ceduto all’austriaca Wietersdorfer uno stabilimento e concesso la facoltà di comprare un’altra fabbrica, e contestualmente ha acquisito una quota del 25% del capitale di w&p Cementi e di Salonit Anhovo Gradbeni Materiali, controllate di Wietersdorfer. Cementir, infine, dopo la presentazione del piano industriale è stata promossa da Kepler Chevreux: target price da 5 a 5,8 euro, giudicio buy.
Di rilievo l’accordo di Maire Tecnimont +2,4% con Foster Wheeler Usa Corp che prevede collaborazione nelle attività per la realizzazione di impianti petrolchimici, chimici e di fertilizzanti negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. Nel resto del listino da segnalare il nuovo balzo di Class editori +10,94% dopo il +25% della vigilia.