Un cambiamento temporaneo e che funzionerà solo in caso di emergenza. La Germania ha trovato un compromesso per qanto riguarda il rafforzamento del firewall finanziario necessario per evitare il contagio della crisi del debito in tutta l’Eurozona. Sembra che i ministri delle Finanze abbiano deciso la modalità per procedere alla a fusione del fondo temporaneo Efsf, in scadenza nel luglio 2013, in quello permanente Esm, il nuovo fondo salva-stati che entrerà in vigore a luglio 2012. Ma la decisione finale spetta all’Eurogruppo che si riunisce oggi e domani a Copenhagen.
Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha dichiarato che il nuovo fondo salva-Stati permanente avrà una dotazione di “circa 800 miliardi di euro”. L’Eurozona anticiperà il versamento delle quote di ogni stato membro senza impegnare altri fondi che, nel momento della sua creazione, avrà così una dotazione da 500 miliardi di euro. In più si aggiungeranno direttamente i 200 miliardi impegnati dall’Efsf per Grecia, Irlanda e Portogallo, raggiungendo così già una somma di 700 miliardi. Eppure in questo modo all’Efsf rimangono ancora 240 miliardi: questi saranno aggiunti “virtualmente” nell’Esm, ovvero continueranno ad appartenere al fondo salva-Stati permanente ma fino alla sua scadenza – nel luglio 2013 – questi 240 miliardi potranno essere utilizzati dall’Esm solo in caso di necessità. Il tetto massimo dell’Esm in questo modo raggiunge i 940 miliardi.
Se Schauble preferisce non sbilanciarsi, di tutt’altro avviso è il ministro delle Finanze francese, Francois Baroin: il nuovo fondo “più è grande e meno c’é il rischio che venga usato”, ha dichiarato. Schauble tuttavia si è dichiarato fiducioso che gli sforzi che stanno compiendo i Paesi della zona euro per rafforzare il salvagente riusciranno a calmare la crisi del debito. Ma la Spagna deve impegnarsi di più e accelerare le riforme nel mercato del lavoro.