La Casa Bianca muove sul prezzo del petrolio per combattere l’inflazione. Il presidente Joe Biden sta cercando la solidarietà di amici e nemici (India, Giappone, la Cina soprattutto) perché mettano sul mercato parte delle riserve strategiche per obbligare l’Opec+ ad aumentare le estrazioni. L’effetto è il calo delle quotazioni del Brent sotto gli 80 dollari (-8% rispetto ai massimi del mese) ma, almeno per ora, l’effetto sull’attesa di inflazione appare modesto. Sui mercati, aspettando le nomine alla Fed, si guarda con cautela agli sviluppi sul fronte dei prezzi. I risultati dei colossi dei consumi dimostrano che, per ora, l’inflazione non ha frenato la propensione agli acquisti, ma i problemi della produzione e della logistica hanno danneggiato non poco la grande distribuzione. E da Singapore David Salomon, ceo di Goldman Sachs, manda a dire: “A Wall street l’avidità ha preso il posto della paura”. Ergo, passata l’emergenza pandemia, la ripresa non sarà una passeggiata.
La vera doccia fredda per la finanza globale arriva però dall’India: stamane era in programma l’Ipo della fintech Paytm, la più importante nella storia della Borsa di Mumbai, che nel 2021 ha finora raccolto più capitali della Cina. Ma l’atteso debutto si è rivelato un flop: -24,5%. La tecnologia, di questi tempi, in Asia soffre.
La conferma arriva da Hong Kong (-3%). Baidu, la Google cinese, è in ribasso del 7% dopo aver presentato dati del trimestre non del tutto soddisfacenti, causa il calo della pubblicità. Scendono anche Alibaba (-4%) e JD.Com (-3%).
Arretra Evergrande (-4,5%) che pure incasserà 273 milioni di dollari dalla vendita della controlla tv, continuando così a pagare una parte dei debiti.
Deboli Tokyo (-0,7%) e le altre piazze: CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,7%. Kospi di Seul -0,3%. BSE Sensex di Mumbai -0,7%.
Piatti stamane i future di Wall Street. Ieri il Nasdaq ha chiuso in ribasso dello 0,3%, l’S&P500 dello 0,3. Giù anche il Dow Jones.
Perdono colpi, nonostante la tenuta dei ricavi, Target (-4,7%), Kohl (-3,1%) e Macy’s (-4,7%) dopo il calo dei margini.
Sotto tiro Visa (-4,7%) dopo che Amazon ha annunciato che non accetterà i pagamenti nel Regno Unito con questa carta di credito, viste le alte commissioni.
Nel dopo borsa ha comunicato i dati del trimestre Nvidia e il titolo è arrivato a guadagnare il 5%. Quella che è ormai diventata la più grande società mondiale dell’industria dei chip in termini di capitalizzazione ha presentato indicazioni sui ricavi del trimestre in corso molto sopra le attese degli analisti: 7,4 miliardi di dollari, contro i 6,9 miliardi attesi dal consensus. Sta premiando la scelta di puntare sui chip installati nei dati center.
Continua la corsa dell’auto elettrica. Perde colpi Rivian (-15%) ma la debuttante Sono Group è schizzata al Nasdaq del 155%.
Il Treasury Note a dieci anni è tornato sui livelli di due giorni fa a 1,58%: non ci sono stati problemi con l’asta da 23 miliardi di Treasury con scadenza vent’anni. L’euro dollaro è poco mosso a 1,131, sui minimi di periodo. Oro a 1.867 dollari, più o meno i livelli di ieri.
MERKEL: ACHTUNG SUI CONTAGI. E SUI PREZZI, AGGIUNGE LA BUBA
Sotto il profilo dell’inflazione, una conferma della corsa dei prezzi arriva anche dall’Europa, dove Eurostat certifica che a ottobre l’inflazione della zona euro è salita oltre il doppio dell’obiettivo della Bce: +0,8% su base mensile, +4,1% su base annuale. Un balzo che consente a Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo di Eurotower, di osservare che la Bce deve essere pronta a riportare l’inflazione sotto controllo, mentre Angela Merkel definisce “drammatica” la situazione della pandemia.
Magari in coincidenza con le scelte della Bank of England: l’inflazione corre anche in Gran Bretagna, dove tocca i massimi da dieci anni: +1,1% i prezzi al consumo a ottobre, mese su mese, e + 4,2% annuo. Ma l’andamento dei mercati obbligazionari sta a testimoniare che, almeno per ora, le paure riguardano più gli addetti ai lavori che gli umori dei mercati. Il dollaro continua a rafforzarsi (il cross con l’euro è arrivato alla sesta seduta consecutiva di ribasso a 1,13) ma non ha ancora raggiunto il livello di guardia.
TREMA ANCORA LA LIRA TURCA, OGGI NUOVO TAGLIO DEI TASSI
Sotto controllo anche la santabarbara di Istanbul: il cross dollaro/lira turca è al nuovo massimo storico e domani la Banca centrale di Erdogan potrebbe annunciare un nuovo taglio dei tassi. Ma l’Europa guarda con crescente distacco alle mosse del Sultano che pure, assieme alla Bielorussia, controlla la porta d’accesso degli immigrati dall’Est del mondo.
IL BTP A 30 ANNI IN DOLLARI FISSATO AL 3,60%
Movimenti contenuti nell’obbligazionario. Lo spread tra decennale italiano e tedesco torna a 121 punti base (+1,59%), con un tasso del Btp a +0,99% e quello del Bund a -0,28%.
Avvicinandosi la fine dell’anno, la scarsità di bond da usare come collaterale è un driver dei prezzi, segnalano gli operatori, nonostante le recenti mosse della Bce per affrontare la questione.
Sul fronte primario, si è conclusa con richieste oltre 2,2 miliardi di euro la riapertura del bond in dollari maggio 2051, per cui ieri il Tesoro aveva annunciato di aver dato mandato a un pool di banche. La guidance del rendimento finale del titolo trentennale è stata fissata a 3,60%.
PIATTA MILANO, A FRANCOFORTE CORRE SIEMENS HEALTH
Piazza Affari ha chiuso in lieve progresso a +0,07%, 27.824 punti. Il clima è simile a Francoforte (+0,02%). Nel giorno di un nuovo allarme pandemia Siemens Health sostiene il listino con un balzo del 5,56% per l’aumento degli obiettivi grazie alla sinergia con Varian, acquistata a inizio anno.
L’ARTE FA VOLARE CRYPTO BLOCKCAIN A PARIGI: +3.000%
Il Guinness dei primati ha un nuovo campione: Crypto Blockchain Industries (+15,73%), che ha debuttato a Parigi solo tre settimane fa, ha messo a segno in questo periodo un rialzo ciclopico, vicino al 3000% (da 2 euro per azione il 26 ottobre agli attuali 64 euro). L’ultima spinta è arrivata ieri sera con l’annuncio di una prima vendita di Nft, cioè opere digitali non riproducibili. La società sviluppa AlphaVerse, un mondo virtuale (metaverso) basato sulla tecnologia blockchain che aprirà nell’estate 2022. Per Morgan Stanley il mercato del lusso di Meta inaugurato da Mark Zuckerberg vale 50 miliardi di dollari entro il 2013.
RICHEMONT AI MASSIMI DOPO CINQUE GIORNI DI RALLY
Il lusso avanza non solo sulla Borsa parigina. A Zurigo Richemont (+0,45%) estende il rally per il quinto giorno ed è al massimo storico di 23,483 franchi svizzeri dopo una serie di aumenti del target price da parte dei broker
WARNER TRATTA IL CATALOGO DI DAVID BOWIE
Debole Madrid (-0,47%), negativa Londra (-0,49%). Il cross euro/sterlina è sceso per il quarto giorno consecutivo, a 0,842, minimo da marzo 2.020.
Warner Brothers, anticipa il Financial Times, sta per lanciare un’offerta sul catalogo di David Bowie: la società sta raccogliendo 535 milioni di dollari di debito per sostenere la potenziale acquisizione dalla famiglia della rockstar. Il quotidiano della City suggerisce la settimana lavorativa di quattro giorni come rimedio efficace ai problemi ambientali.
CORRE FERRARI: PIACE L’EFFETTO ELETTRICO DI VIGNA
Il giudizio di Morgan Stanley (overweight a 350 dollari da 265) ha messo le ali a Ferrari (+3,24%, +20% nell’ultimo mese). Gli analisti hanno citato i conti del terzo trimestre migliori delle attese e l’incremento delle stime sui margini. La trimestrale, hanno spiegato i broker, è stata significativa anche per l’introduzione al mercato del nuovo ceo Benedetto Vigna, che ha dato alcuni dettagli importanti sul futuro mentre inizia a strutturare la sua strategia sull’elettrico.
CNH GUARDA A OTO MELARA E FA AFFARI CON BEZOS
Focus anche su Cnh Industrial (+0,94%) dopo che la controllata Iveco ha rafforzato le relazioni commerciali con Amazon. Il gruppo di Seattle ha già preso in consegna il primo lotto di 216 unità di Iveco S-Way Cng (gas naturale compresso), che sarà gestito dai suoi partner in Europa. Per Akros la stessa Iveco è tra i potenziali acquirenti di Oto Melara.
DE AGOSTINI ESCE DA GENERALI, PELLISSIOLI SE NE VA
Terremoto a Novara. Le famiglie Boroli/Drago, che controllano la De Agostini, hanno ormai deciso, scrive Repubblica, un cambio di rotta. Dopo aver ceduto le attività delle slot machine, il marchio e alcuni asset di Lottomatica (con 950 milioni di incasso), e la vendita della divisione dell’editoria scolastica (157,5 milioni) a Mondadori, a Novara si sta studiando come vendere la quota di Generali senza far mancare il supporto alla futura lista del management del Leone, che sarà votata per la prima volta all’assemblea del 29 Aprile.
Oggi valorizzare sul mercato l’1,46% di Generali porterebbe nel gruppo di Novara un assegno di oltre 430 milioni che, aggiunto alle altre cessioni, permetterebbe di finanziare un’acquisizione di rilievo. A gestire l’operazione non sarà Lorenzo Pelliccioli bensì Marco Sala, storico manager del gruppo. Ma Repubblica parla di “accesa dialettica” tra le famiglie proprietarie.
NEXI PAGA L’ULTIMATUN DI AMAZON A VISA UK
Battuta d’arresto per Nexi (-4,60%), penalizzata dalla decisione di Amazon riguardante le carte di credito del circuito Visa emesse in Gran Bretagna. Ma c’entra anche il crollo di Stoneco (-28%): la società dei pagamenti digitali attiva perlopiù in Brasile ha riportato dati del trimestre inferiori alle aspettative.
Quasi invariata in chiusura Telecom (+0,18%), in rosso per larga parte della seduta dopo un avvio forte.
NON SI FERMA AEFFE: SALE IL GIUDIZIO DI MEDIOBANCA
Nel lusso, in ripresa, nuovo rialzo per Ferragamo (+2,6%). In lieve calo Moncler, peggio Tod’s (-1,4%).
Prosegue, invece, la progressione di Aeffe (+5,66%) in scia ai conti e ai piani di sviluppo del marchio Moschino. “Stiamo rivalutando l’intera storia equity di Aeffe e comprendiamo che le recenti iniziative sono tutte mirate a fare emergere del valore nascosto dal brand Moschino”, scrive Mediobanca Securities nel daily in cui si conferma la raccomandazione “Neutral” e viene alzato il prezzo obiettivo a 2,90 euro da 1,65 euro.
I progressi in sede Ue sugli aiuti ai semiconduttori danno una spinta a Stm +1,4%. Sale anche Prysmian (+2,3%).
UNICREDIT, TRA BUYBACK E CEDOLE PUÒ RENDERE L’8%
In denaro le banche. Unicredit +0,55%: l’istituto potrebbe rendere (total shareholder yield, cedola più buyback) circa l’8% nel biennio 2021-22, calcola Bloomberg.
Torna a scendere nel pomeriggio Diasorin (-4,15%), vittima di realizzi e penalizzata dal downgrade a “hold” da “buy” di Kepler Cheuvreux.
SALE IL RATING DI ILLIMITY
In luce Marr (+2,72%) promossa da Intesa Sanpaolo da hold a buy, con prezzo obiettivo che passa da 21,3 a 24,2 euro, dopo i conti del terzo trimestre.
Illimity +0,83%; Fitch Ratings ha alzato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) del gruppo a “BB-” (precedentemente “B+”) e il Viability Rating (VR) a “bb-” (da “b+”) con conferma di outlook stabile.
Sull’Egm, in rally Sciuker Frames (+12,53%); Intermonte ha avviato la copertura con rating buy e target di 15,2 euro per il produttore di infissi e finestre.