Eni si adeguerà all’accelerazione della separazione di Snam secondo quanto previsto da un emendamento al decreto sulle liberalizzazioni. Il nuovo testo fissa a 18 mesi anziché a 24 i tempi per la scissione proprietaria della capogruppo Eni da Snam. “Io immaginavo 24 mesi – ha detto l’amministratore delegato, Paolo Scaroni – invece sono 18. Cercheremo di farlo. Questi tempi non sono in funzione di altre cose ma della complessità di un’operazione finanziaria così importante”.
Scaroni si è detto comunque “preoccupato, perché le cose non bisogna solo farle ma farle bene”. Per il numero uno di Eni “il tema dei tempi non è funzione di chissà quale disegno recondito. E’ che una separazione di questo tipo prevede un’operazione finanziaria di grande rilievo sia in termini di piazzare le azioni sul mercato, sia in termini di rifinanziare un’azienda che oggi riceve 12 miliardi di euro dall’Eni perché la Snam vive di una specie di conto corrente. Ci sono dei tempi tecnici”.