Lo scandalo di Volkswagen, partito dagli Stati Uniti con il caso dei motori diesel truccati e dei dati contraffatti sulle emissioni nocive, rischia di dilagare anche in Europa, dopo che la casa d’auto tedesca è stata ora messa nel mirino anche dallo stesso governo tedesco.
Il portavoce di Berlino, Steffen Seibert, dopo un iniziale “no comment”, ha spiegato che ora il Ministero dell’ambiente tedesco ha chiesto alla casa d’auto di collaborare con l’authority statunitense, per verificare che i dati sulle emissioni non siano stati truccati anche in Germania e in Europa.
Nel frattempo, è giunto un preallarme dall’agenzia di rating Fitch, la quale ha sottolineato che lo scandalo rischia di mettere sotto pressione il rating, in quanto avrebbe impatti sull’immagine del marchio in Usa. Quanto alla eventuale maxi multa da 18 miliardi di dollari, l’agenzia non crede che possa avere un impatto immediato sul merito di credito del gruppo tedesco, che attualmente è “A” con outlook stabile, grazie alla forte generazione di cassa della società.