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Scandalo Libor: la Barclays si scusa. Bafin cauta su Deutsche Bank

La banca inglese Barclays chiede scusa, tramite il suo presidente Marcus Agius, per tutto quello che è successo, mentre pubblica i profitti del 2012 – Ma tutte le banche ora temono un Diamond-bis – In Giappone intanto si teme un coinvolgimento nello scandalo – E Bafin non vuole “prevedere” quello che potrebbe succedere.

Scandalo Libor: la Barclays si scusa. Bafin cauta su Deutsche Bank

Gli investitori temono che lo scandalo Libor, possa in qualche modo, danneggiare l’immagine, già precaria agli occhi dei cittadini inglesi, delle banche. Ad essere preoccupati sono i risparmiatori ma soprattutto gli azionisti delle banche. Anche loro chiedono garanzie alle banche come un costante “accuratezza” nel fornire informazioni, così che possano assicurare una consulenza sulle multe e sui costi legali sull’onda dello scandalo Barclays.

Gli investigatori hanno trovato moltissime mail, telefonate e voicemail tra il 2008 e il 2011 assai compromettenti.

La Financial Services Authority (FSA) inglese, ha fatto sapere che i trader alla Barclays volevano manipolare i tassi già dal lontano 2005. Inoltre si comunicavano tra loro i cambi dei tassi di interesse, così da poter guadgnare di più in un investimento.

Una fonte, un investitore, ha detto di essere stato rassicurato dai manager che avevano un sistema di conformità, ed era rimasto sorpreso quando ha saputo degli accordi segreti tra trader e banche.

Nei documenti divulgati lo scorso mese, è emerso che un regolatore inglese ha pubblicato una comunicazione di Marzo 2007 tra un trader di questo fondi di investimento speculativi e un dipendente della Barclays, conosciuto come “Trader E”: il trader ha indicato come questo Trader E fosse a conoscenza di una tentata manipolazione dell’Euribor, un’altro parametro golbale.

Ma, la vera novità è un’altra: la banca inglese Barclays, la prima banca al centro dello scandalo Libor, ha voluto scusarsi per il suo ruolo da “manipolatrice” dei tassi di interesse interbancari (la Libor), subito dopo aver pubblicato i profitti guadagnati nei primi sei mesi di questo 2012.

Il Presidente della banca inglese, Marcus Agius, ha pubblicato un comunicato stampa affermando che: “siamo molto dispiaciuti per quello che è successo. Comunque la banca continuerà a focalizzarsi sulla sua performance finanziaria e i suoi servizi.”

Alcuni dipendenti hanno fatto sapere a Bloomberg che è stato difificile per la banca lasciarsi alle spalle questo scandalo. Ma dopo le parole di scuse servirebbero fatti, altrimenti l’accusa di ipocrisia è fin troppo facile.

Dal Giappone, però si teme un coinvolgimento delle proprie banche nello scandalo Libor. Infatti le autorità investigative giapponesi hanno avviato un’indagine su delle banche giapponesi che si teme essere coinvolte nello scandalo, ma ancora non sono stati fatti nomi.

Per quanto riguarda invece l’altra banca, probabilmente coinvolta nello scandalo, la tedesca Deutsche Bank, il regolatore di mercato, Bafin, tramite il suo presidente Elke Koenig, ha fatto sapere in un comuinicato stampa che è troppo presto per tirare le somme dello scandalo Libor, dato che l’indagine contro la Deutsche Bank sta ancora andando avanti.

La Bafin sta avviando un’indagine interna alla Deutsche Bank “con la massima urgenza”.

Gli investigatori degli Stati Uniti, Europa e Giappone stanno indagando su più di una dozzina di grandi banche riguardo allo scandalo sui tassi di interesse interbancari.

La banca tedesca, Deutsche Bank, non ha voluto commentare nemmeno durante la giornata di ieri sul rapporto dell’indagine interna alla banca.

I regolatori di mercato tedesco vorrebbero creare un “controllore” di banche tutto europeo, che comprenderà istituti da tutti i 27 paesi membri.

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