Ridurre le emissioni nocive delle automobili in un paese che ha il parco auto tra i più vecchi d’Europa é sicuramente un obiettivo ambizioso. Le nuove auto si vendono. A novembre le immatricolazioni sono state del 16% in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono aumentate un pochino anche le vendite di ibride ed elettriche, appannaggio di chi vuole essere in pace con l’ambiente. Ma le vetture più attempate devono essere a posto. E ciò che le rende sicure è la revisione gestita dallo Stato.
La revisione ha un costo, ma esiste anche un bonus che scade il prossimo 31 dicembre. Meglio noto come “Bonus veicoli sicuri” prevede un benefit economico per i proprietari di veicoli regolamentati. È stato creato anche per registrare l’impegno del singolo cittadino per una circolazione eco-sostenibile.
Come funziona? Bisogna richiederlo dopo aver revisionato l’auto. Ha un valore di rimborso di 9,95 euro per compensare l’aumento dei costi di revisione scattato il 1° novembre 2021. Certo, è una cifra simbolica che con il prezzo medio della benzina equivale più o meno a 5 litri di carburante. Meglio che nulla, da uno Stato che molto prende e poco concede.
Occhio al calendario
La revisione nei centri autorizzati garantisce una maggiore sicurezza stradale e un impatto ambientale ridotto. L’aspetto antinquinamento è prevalente, dato dal controllo sugli scarichi dei gas, particolarmente precisi. Gli altri test riguardano la funzionalità dell’impianto dei freni e dei fari, l’impianto elettrico, lo stato della carrozzeria.
“I proprietari di veicoli possono richiedere il bonus fino al 31 marzo 2023 per le revisioni effettuate nel 2022, spiega il sito tutto-energia.it Per le revisioni del 2023, la finestra di richiesta si apre a partire dal 3 aprile 2023. È fondamentale notare che il termine ultimo per presentare la domanda è fissato al 31 dicembre 2023”
Per avere il rimborso, i proprietari dell’auto devono accedere alla piattaforma Bonus Veicoli Sicuri con le credenziali SPID. Quindi si compila il modulo sulla piattaforma. A quel punto l’operazione è conclusa e non si può ripetere, è valida una volta sola .
La valenza ecologica della revisione è tenuta in considerazione da organizzazioni ambientaliste e dei consumatori. Ognuno per la propria parte difende le caratteristiche compensative o di sensibilità ambientale. Ma le discussioni hanno poco senso: la revisione è un obbligo entro quattro anni dalla data di prima immatricolazione dell’auto e dopo ogni due anni.
Tuttavia, la mobilità sostenibile con auto si appropria di nuove tecnologie. Il bonus revisione non copre i costi per l’installazione di apparecchiature che controllano gli scarichi dalle marmitte. L’Italia deve ancora progredire in questo campo. Per ora per il 2024 sono stati annunciati incentivi da 2mila a 5mila euro per l’acquisto di vetture nuove in base al livello delle emissioni di CO2.