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Sator e Palladio rilanciano su Fonsai. Ma Nagel dice no

FONSAI, SATOR E PALLADIO RILANCIANO LA SFIDA

NAGEL DICE NO. UNIPOL SI ACCONTENTA DEL 63%

Alla vigilia del cda sui conti del primo trimestre di Fonsai, il più travagliato nella vita della compagnia, Sator e Palladio rilanciano. Una volta scaduta la proposta di un aumento di capitale da 400 milioni per Premafin, Matteo Arpe e Roberto Meneguzo vanno diretti su Fonsai. L’offerta, presentata ieri al Cda della compagnia dei Ligresti, prevede una ricapitalizzazione complessiva sino a 800 milioni. Il titolo in Borsa vola questa mattina di oltre il 6%.

L’operazione annunciata nella serata di ieri, alternativa a quella di Unipol, consiste in un aumento di capitale tra i 300 e i 400 milioni riservato al fondo di Matteo Arpe e alla finanziaria vicentina, pronti a costituire una newco, a un prezzo compreso tra 1,5 e 2,5 euro per azione. Si tratta – sottolinea una nota – di un valore almeno doppio rispetto a quello di un altro aumento, non inferiore a 400 milioni, offerto in opzione agli azionisti della compagnia. Sul nodo del consorzio di garanzia, che riguarda la quota parte dell’aumento di capitale in opzione, i due investitori comunicano di aver ricevuto manifestazioni di interesse per una parte rilevante del rischio di mercato e di essere disponibili a essere delegati da Fonsai per la promozione e la costituzione del consorzio. Prima di muoversi aspetta pero’ una eventuale risposta affermativa dalla compagnia dei Ligresti che dovra’ arrivare entro sette giorni. Oggi la proposta sarà esaminata dal board d ella compagnia di Fonsai che si riunisce per approvare la trimestrale. Anche il board di Unipol avra’ sul tavolo i conti del trimestre e, a questo punto, gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda.

Ma la risposta di Alberto Nagel, ad di Mediobanca e regista dell’operazione Unipol, è già arrivata: l’offerta “è priva di concretezza e non è percorribile”. ”Se l’operazione con Unipol non dovesse andare avanti è un grosso problema per Fonsai, non per noi”, ha detto Nagel parlando con i giornalisti a margine della presentazione dei conti dei nove mesi di Mediobanca. Il progetto del gruppo Fonsai con Unipol e’ ”industrialmente valido per entrambi con importanti sinergie”. Credo ”che sia nella volonta’ delle parti trovare un’ipotesi di accordo sui concambi. Ci auguriamo che in tempi rapidi questo accordo sia trovato”. Nagel ha poi chiarito che Mediobanca ”non è coinvolta nella negoziazione dei concambi. Le due societa’ hanno i loro advisor”. Ma quel che è sicuro è che occorre un’intesa in tempi rapidi perché Fonsai ha bisogno di un’importante ricapitalizzazione”.

A proposito dei concambi, forse si saprà qualcosa oggi nel corso della conference call di Carlo Cimbri, ad di Unipol, con gli analisti in programma dopo il Cda che ha all’esame, come quello di Fonsai, i conti del trimestre. E’ probabile che nel corso dei board venga fatto un aggiornamento sullo stato delle trattative per i concambi. Dal 66,7% del nuovo polo della proposta di Unipol si sta ragionando, pare, su un livello intorno al 63 per cento. Già la prossima settimana, infine, Unipol potrebbe mettere per iscritto gli impegni con l’Antitrust per l’operazione Fonsai come è emerso dall’incontro tecnico con l’autorità che si è tenuto ieri. Si sta lavorando per identificare i marchi e le quote di portafoglio che Unipol si prepara a cedere con la fusione a quattro per la nascita del maxi-polo assicurativo. Per quanto riguarda poi la partecipazione di Fonsai in Mediobanca, Unipol si è già detta pronta a sterilizzare la quota.

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