Il credito di Poste Italiane nei confronti dello Stato è “inferiore a due miliardi di euro”. A dichiararlo è Massimo Sarmi, amministratore delegato della società, a margine dell’audizione alla Camera sul progetto di privatizzazione dell’azienda. Diverse, ha proseguito Sarmi, le componenti del credito: “Il servizio universale, i crediti per parti fiscali, etc…”. Da parte della società, però, secondo le parole dell’Ad “non c’e’ ansia da dire che ce li devono dare subito”.
Per quanto riguarda la privatizzazione “gli investitori internazionali in queste ultime settimane mi hanno manifestato interesse per questa attesa svolta”. Il nostro obiettivo, ha concluso Sarmi, è quello di “rafforzare l’azienda sotto il profilo internazionale e nazionale”.