L’ingresso di un nuovo socio di minoranza nel gruppo di lusso Versace entro Natale ” è probabile, se poi è il 15 gennaio non cambia niente. Un primo passaggio è stato fatto, adesso vengono gli altri”. A dirlo è Santo Versace, presidente e azionista di Versace, a margine di un incontro organizzato da ‘The Ruling Company Association’.
In merito alle espressioni di interesse giunte per l’acquisizione di una quota probabilmente intorno al 20% della casa di moda, per la quale si sarebbero fatti avanti nomi come Investcorp, Blackstone, Ardian, Fsi della Cdp, Clessidra e Permira, Versace dice: “Penso chel’interesse sulla società sia enorme, anzi, mi aspettavo ancora di più. Ora, gli advisor stanno lavorando assieme al management” nel processo di selezione in corso in queste settimane.
Riguardo alle caratteristiche del futuro socio di minoranza, Versace dice che “innanzitutto, deve essere cosciente di quanto vale l’azienda e accompagnarla”. In merito alla possibilità di un collocamento sul mercato immediato, Versace commenta che “ci avevamo pensato in passato. Avremmo formato il primo gruppo italiano insieme a Gucci nel ’98 se non ci fosse stata la tragedia di Miami. Oggi la cosa più opportuna – ha continuato – è sviluppare l’azienda che al momento viene valutata sopra il miliardo e che in tre anni può valere il triplo” ma la porta dell’Ipo non è chiusa: “Non c’è fretta – dice Santo Versace – la porta rimane assolutamente aperta, nella vita mai dire mai”. Attualmente, i collocamenti in Borsa sembrano riguardare in Italia solo il lusso: “E’ perché sono le aziende più belle del mondo – conclude Versace – le più competitive e il mondo guarda all’Italia per questo”.