I sindacati e l’Aran hanno concluso un accordo di pre-intesa per il rinnovo del contratto nazionale del comparto Sanità per il triennio 2016-2018. La misura interessa più di 500mila dipendenti e prevede un aumento medio di 85 euro al mese a partire dal primo marzo ed il pagamento degli arretrati 2016-2017.
Soddisfazione per la ministra della salute Beatrice Lorenzin: “Si tratta di un passo importante per restituire la dignità a migliaia di professionisti che ogni giorno lavorano nel nostro sistema sanitario nazionale e garantiscono la salute dei nostri cittadini”. Ora le trattative proseguiranno per il contratto dei medici ospedalieri e per la nuova convenzione con i medici di base.
Ancora in sciopero invece gli infermieri, che hanno deciso di non firmare l’accordo.
La firma è arrivata dopo una trattativa no stop di 28 ore. “Dopo circa 10 anni di scioperi, mobilitazioni e iniziative, spesso da soli come Fp Cgil, oggi arriva un primo risultato. Il terzo tassello per ricomporre il quadro del lavoro pubblico, dopo il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali e la recente intesa su quello delle Funzioni Locali”, ha annunciato la segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino.
Sono previsti 91 euro pro capite per incrementare i fondi della produttività e rivalutare le indennità a seguito della contrattazione integrativa. Tra le altre novità dell’accordo, saranno inclusi nel calcolo del tempo lavorato i 15 minuti di tempo di vestizione ed i tempi del cambio turno. Per quanto riguarda tutti gli altri punti salienti del contratto – assunzioni, formazione, risorse aggiuntive – si aprirà un confronto regionale.