Condividi

San Francisco: prezzi delle case alle stelle? Colpa della Silicon Valley

La capitale delle aziende del web è sempre più cara – I benestanti geni dell’hi tech di Facebook, Google e degli altri colossi della rete di base nella vicina Silicon Valley preferiscono cercare casa nei quartieri sud della città – Nel 2013 impennata degli affitti – I vecchi abitanti protestano e bloccano i bus privati che collegano la città e le società

San Francisco: prezzi delle case alle stelle? Colpa della Silicon Valley

Dopo la corsa all’oro, ci fu quella all’acido lisergico e infine quella al silicio. E il selvaggio e polveroso West pieno di rudi cercatori, divenne prima una mecca psichedelica e poi la Silicon Valley, popolata di poco rudi nerd dal poderoso conto in banca. Una trasformazione che è ancora in atto e che sta cambiando la California. Anche e soprattutto per quanto riguarda il mercato immobiliare.

A circa 50 – ricorda il Wall Street Journal – dalla Summer of Love che rese San Francisco l’epicentro del movimento hippie, una nuova generazione sta ridefinendo la cultura cittadina. Non più contenti di vivere nei tranquilli sobborghi universitari di Palo Alto, i giovani lavoratori dell’hi tech stanno migrando in città, in cerca di uno stile di vita più urbano e multiculturale. Un nuovo flusso che porta con sé idee, startup, aziende innovative e venture capital. E gli effetti già si vedono: prezzo delle case in impennata e imborghesimento  di quartieri un tempo meno curati.

Il costo della vista è alto per le nuove classi dell’hi tech. I prezzi medi di vendita delle abitazioni a San Francisco è balzato del 16% nel 2013, secondo l’associazione locale degli agenti immobiliari. “E’ stato un anno di prezzi shock”, dichiara al Wall Street Journal Annie Williams, agente presso la Hill & Co di San Francisco. Cita i nomi dei quartieri a sud della città – inclusa Mission, l’area in cui Mark Zuckerberg, il numero uno di Facebook, comprò nel 2012 comprà casa per 9,9 milioni di dollari – quelli più vicini alla Silicon Valley, come quelli più toccati dal boom.

A non tutti piacciono i cambiamenti in atto. Un gruppo di dimostranti che cercava di sensibilizzare la città sul caro affitti nel quartiere Mission, ha recentemetne bloccato i bus privati che portano i lavoratori delle compagnie hi tech al lavoro, inclusi quelli di Google, Facebook e Apple. Il musicista Adam Theis, fondatore del collettivo musicale JazzMafia è tra quelli che ha dovuto abbandonare l’area dopo che l’affitto del suo appartamento con due camere da letto, dove abitava dal 1997, è passato da 1400 dollari al mese a 3 mila dollari al mese.

Commenta