Per la prima volta nella storia del colosso hi-tech sudcoreano, un sindacato dei lavoratori di Samsung Electronics, che rappresenta il 20% della forza lavoro dell’azienda (circa 28.000 dipendenti), ha proclamato uno sciopero. Il sindacato ha accusato la direzione di “negligenza nei confronti dei lavoratori”. Si tratta di una protesta storica proprio perché è la prima di sempre all’interno di tale realtà.
Samsung, le richieste dei sindacati
Le trattative salariali tra la direzione di Samsung e il sindacato, iniziate a gennaio, sono ancora in stallo. Secondo il presidente del sindacato, Naionwide Samsung Electronics Union (Nseu) Son Woo-mok, i lavoratori hanno accettato l’aumento salariale proposto, ma chiedono anche un giorno festivo aggiuntivo e un sistema trasparente per misurare i premi di risultato basati sui profitti.
La decisione di scioperare arriva durante un periodo di crisi per Samsung Electronics, che ha registrato perdite consistenti negli ultimi quattro trimestri. Nelle trattative, l’azienda ha proposto un aumento salariale del 5,74%, mentre il sindacato ha chiesto l’8%. L’azienda ha poi offerto un aumento dello stipendio base del 2,5%.
Samsung, accuse di ingerenza aziendale
L’organizzazione sindacale ha anche accusato la direzione di “ingerenza aziendale nella lotta pacifica che abbiamo condotto finora”. La Commissione nazionale per le relazioni lavorative, collegata al Ministero del Lavoro, ha tentato di mediare le trattative salariali tra Samsung e il sindacato, ma senza successo.
Fino a quattro anni fa, Samsung vietava l’organizzazione sindacale tra i dipendenti. Il divieto è stato annullato dopo che alcuni dirigenti sono stati condannati per aver ostacolato l’organizzazione dei lavoratori, permettendo così ai dipendenti di proclamare lo sciopero.
Samsung, perché lo sciopero è “storico”
Samsung Electronics non è solo una delle aziende più grandi e influenti della Corea del Sud, ma è anche il fiore all’occhiello del Samsung Group, il più grande tra i conglomerati familiari che dominano l’economia del Paese. Un evento di tale portata non è solo una questione interna all’azienda, ma potrebbe avere anche ripercussioni sull’economia nazionale e sull’immagine del gruppo a livello globale.
La Corea del Sud è nota per le sue dinamiche lavorative uniche, dove le grandi aziende familiari, conosciute come chaebol, hanno un’influenza significativa sull’economia e sulla società. Lo sciopero di Samsung Electronics potrebbe innescare un cambiamento nelle relazioni industriali del paese, incoraggiando altri sindacati a prendere posizioni più forti nelle loro negoziazioni.