Samsung rilancia. Dopo aver preso atto di una trimestrale deludente, con i ricavi scesi del 4% in seguito al lancio flop del Galaxy S9, il gruppo coreano prepara la riscossa annunciando un mega piano di investimenti: 180.000 miliardi di won, ossia 160 miliardi di dollari spalmati su tre anni. In accordo con il Governo di Seul, il 70% di questi investimenti saranno effettuati “in casa”, ovvero sul territorio della Corea del Sud, in modo da creare 40.000 posti di lavoro nella sola Samsung (il doppio rispetto ai 20.000 previsti dal precedente piano) e 700.000 nuovi impieghi complessivi considerando tutta la filiera dell’elettronica. Il nuovo piano di investimento prevede anche che almeno una ventina di miliardi di dollari siano destinati all’innovazione: rete 5G, biotecnologie e soprattutto intelligenza artificiale.
La mossa arriva in un momento difficile per Samsung, non solo per i conti ma anche perché Lee Jae-Yong, boss del colosso degli smartphone, è coinvolto in un processo di corruzione ai piani alti dello Stato, sul quale deve ancora esprimersi la Corte Suprema. Proprio per allentare la tensione sul caso, il manager-ereditiere ha pensato di venire incontro all’esigenza del Governo di assicurare più posti di lavoro. “Stiamo cambiando i paradigmi economici e il ruolo di Samsung è decisivo”, ha tenuto a dire il ministro dell’Economia sudcoreano. Il grande sforzo di Samsung arriva anche per non essere da meno e rispondere come si deve alla rivale storica Apple, che ha da poco superato i mille miliardi di dollari di capitalizzazione e che a sua volta ha annunciato investimenti per 350 miliardi di dollari negli Usa da qui al 2023, approfittando della nuova politica fiscale inaugurata dal presidente Donald Trump