Una nuova fabbrica di Samsung va a fare compagnia agli altri due stabilimenti del gruppo nella penisola vietnamita, uno attivo dallo scorso anno nella provincia di Thai Nguyen, l’altro nella stessa area di Bac Ninh operativo già dal 2009, entrambi adibiti alla produzione degli smartphone. Gli investimenti stanziati per la creazione di questo triangolo produttivo ammontano a 6 miliardi di dollari, ovvero il prospetto di profitto annuo del nuovo impianto di Bac Ninh entro il 2020.
Rispetto a numeri simili, appare ben poca cosa l’investimento goliardico di qualche tempo fa con cui Samsung pagò la penale di plagio ad Apple: trenta Tir colmi di monetine da 5 centesimi – per un totale di un miliardo di dollari – inviati a Cupertino “Potete comprarci le merendine, o costruirci computer” spiegò il Ceo di Samsung Eletronics Boo-Keun Yoon all’omologo di Apple Tim Cook.
Epic troll a parte, la super azienda coreana punta a minimizare i costi di produzione, rilocando gran parte della confezione degli smrtphone in Vietnam dove il costo del lavoro è ancora minore rispetto a Cina e Corea del Sud dove sono siti gli altri impianti Samsung. Non a caso, indiscrezioni parlano di un probabile ulteriore investimmennto nel prossimo anno da parte di Samsung Eletronics nello stabilimento di Ho Chi Minh City’s Saigon Hi-Tech Park.
Gli oltre 31 miliardi di dollari che vanno a gonfiare la voce export dell’ultimo anno nel bilancio vietnamita, sembrano giustificare una così intensiva attività industriale poco al di fuori del caos dei motorini di Hanoi.