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Samsung cresce del 274%, ma meno delle attese: il titolo scende e il management si scusa. Licenziamenti sì, spin-off no

Samsung

Il gigante tecnologico sudcoreano Samsung Electronics ha annunciato di aspettarsi di chiudere il terzo trimestre con profitti in netto rialzo, ma inferiori alle attese. La notizia ha zavorrato la Borsa della Corea del Sud che ha chiuso a -0,46%, con il titolo Samsung Electronics che ha perso l’1,5%, contaminando anche la collega italiana StMicroelectronics che perde in mattinata a Piazza Affari lo 0,85%.

Nella sua ultima guidance Samsung ha riportato un utile operativo per il terzo trimestre pari a 9,10 trilioni di won (6,78 miliardi di dollari), il 274% in più rispetto ai risultati dello scorso anno (quando ha chiuso a 2,43 trilioni di won) ma inferiore a quello indicato nelle aspettative degli analisti. Quest’ultimi, infatti, avevano previsto un utile operativo di 11,456 trilioni di won (8,5 miliardi di dollari) sulla base di un fatturato di 81,96 trilioni di won (circa 61 miliardi di dollari). I ricavi si sono fermati a 79 trilioni di won (58,6 miliardi di dollari).

Le scuse del management e la ripartenza in tre punti

I vertici di casa Samsung, in chiaro stile asiatico, chiedono scusa e sono pronti ad assumersi tutte le responsabilità per i risultati sotto le attese. “Cari clienti, investitori e dipendenti che avete sempre amato Samsung Electronics. Oggi la direzione di Samsung Electronics desidera innanzitutto scusarsi con voi“, esordisce la lettera firmata da Jun Young-hyun appena nominato responsabile del core business dei semiconduttori. “Abbiamo suscitato preoccupazioni sulla nostra competitività tecnologica di base e il futuro dell’azienda a causa delle nostre prestazioni inferiori alle aspettative del mercato. Molti parlano della crisi di Samsung. Noi, che siamo alla guida dell’azienda, siamo responsabili di tutto questo”.

Il vicepresidente ricorda però che “Samsung, tuttavia, ha sempre trasformato le crisi in opportunità, avendo una storia di sfide, innovazione e vittorie. Faremo in modo che la difficile situazione che stiamo affrontando diventi un’opportunità per fare un salto di qualità. Il nostro management prenderà l’iniziativa per superare la crisi”.

Il dirigente afferma che Samsung dovrà anzitutto ripristinare la competitività tecnologica e la qualità, puntando su “tecnologie che non esistono al mondo“. In secondo luogo, si punta a riaccendere il sacro fuoco della passione all’interno dell’azienda, cambiandone il mindset.

Terzo, esamineremo nuovamente la nostra cultura organizzativa e i nostri metodi di lavoro e sistemeremo immediatamente ciò che deve essere sistemato. Ricostruiremo la nostra tradizionale cultura organizzativa di fiducia e comunicazione. Se troveremo dei problemi sul campo, li esporremo così come sono e discuteremo animatamente per migliorarli. In particolare, comunicheremo attivamente con i nostri investitori ogni volta che ne avremo l’opportunità”. “Se ci mettiamo in discussione, siamo certi di poter trasformare l’attuale crisi in una nuova opportunità. Vi preghiamo di darci il vostro sostegno e incoraggiamento affinché Samsung Electronics possa dimostrare ancora una volta la sua forza”, conclude il vicepresidente Jun Young-hyun.

In un altro documento, la più grande azienda coreana ha confessato i ritardi nella consegna di un tipo di chip chiave utilizzato con i processori di Nvidia per l’addestramento dell’intelligenza artificiale, questi problemi hanno consentito alla rivale SK Hynix di dominare l’arena delle cosiddette memorie ad alta larghezza di banda.

Il presidente Lee: “Nessuno spin-off in arrivo”

Samsung ha dato mandato alle sue filiali nel mondo di ridurre del 30% il personale in alcune divisioni. Nei giorni scorsi circolavano anche rumors di un possibile spin-off dell’attività di produzione per conto terzi. Ma su questo punto il presidente ha fatto chiarezza: nonostante i dati deludenti, Samsung Electronics non vuole nessuno spin-off delle fabbriche di chip. Il presidente Jay Y. Lee, in un’intervista a Reuters, è stato chiaro: non è prevista – ha detto – alcuna scissione di questo ramo d’azienda né di quello relativo al design dei processori. Anzi, vorrebbe ridurre la dipendenza dai chip di memoria per espandersi proprio nel mercato dei processori, che sono fondamentali per l’elaborazione dei dati. Nel 2019 il presidente Lee aveva fissato un obiettivo ambizioso in questo campo: superare il colosso taiwanese Tsmc, attuale leader del settore.

Per farcela, Samsung ha pianificato investimenti miliardari che comprendono nuovi impianti in Corea del Sud e negli Stati Uniti. Tuttavia, secondo Reuters l’azienda faticherebbe a ottenere ordini tali da riempire la capacità delle nuove fabbriche. Intanto l’agenda per l’installazione della nuova fabbrica in Texas è stato rivisto, spostando l’avvio della produzione dalla fine del 2024 al 2026.

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