“L’Italia vuole avere certezze e cosa c’è di più bello, democratico, trasparente, lineare, dignitoso che dare la parola al popolo. Cosa c’è di più bello? Non capisco la paura, il terrore, la disperazione”. Queste le parole di Matteo Salvini, intervenendo al Senato durante il voto per la calendarizzazione della crisi, che però è ora rimandata visto che il vicepremier e leader della Lega, dopo aver deciso unilateralmente di staccare la spina al Governo, ha poi riaperto al Movimento 5 Stelle sul taglio dei parlamentari, di fatto allungando i tempi per le nuove elezioni: “Raccolgo l’invito di Di Maio: la Lega voterà per anticipare il voto sul taglio dei parlamentari, 345 in meno la settimana prossima, e poi si va immediatamente a votare. Affare fatto, noi ci siamo”.
Salvini ha inoltre risposto a Renzi, che aveva tenuto nel pomeriggio una conferenza stampa al Senato proponendo un governo di responsabilità: “Capisco il terrore da parte del senatore Renzi, comprensibilissimo: perché sa che con i disastri che ha fatto gli italiani lo mandano a casa immediatamente quindi piuttosto che lasciare la poltrona sta qua col vinavil”. E conclude citando Paolo Borsellino: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.