Giornata di sole per il titolo in Borsa di Salvatore Ferragamo, che a metà mattina guadagna il 6,27%, a 19,06 euro, mettendo a segno il secondo miglior rialzo di tutta Piazza Affari (dietro solo al +16,83% di Eukedos). A innescare l’ondata di acquisti sono stati i conti semestrali migliori delle attese, che hanno portato con sé giudizi positivi da parte degli analisti.
Nel dettaglio, lunedì Salvatore Ferragamo ha fatto sapere di essere tornata in utile nel primo semestre, chiuso con un profitto di 33 milioni di euro, che si confronta con la perdita di 86 milioni registrata nello stesso periodo dell’anno scorso.
Quanto alla redditività, l’ebit si è attestato a 66 milioni (da -72 milioni di metà 2020), ben al di sopra delle attese del mercato, che si fermavano a quota 39,1 milioni. Il margine lordo, invece, è stato pari a 361 milioni (+62,8%), con un’incidenza sul fatturato aumentata di 790 punti base (dal 61 al 68,9%), principalmente “grazie a un aumento delle vendite a prezzo pieno e a un più favorevole mix geografico, di canale e di prodotto – si legge nella nota della società – nonché a minori accantonamenti per obsolescenza”.
I costi operativi a cambi correnti sono pari a 295 milioni (+0,6% e +4% a cambi costanti). Il risultato operativo lordo si è più che quadruplicato, passando in un anno da 32 a 144 milioni, mentre i ricavi sono saliti del 44,2% su base tendenziale, a 524 milioni. La posizione finanziaria netta è forte di una liquidità pari a 205 milioni (dai 58 milioni di giugno 2020).
La società ha annunciato inoltre che nei mesi di luglio e agosto è proseguita “la crescita sostenuta delle vendite nei negozi diretti negli Stati Uniti, in Cina, Corea del Sud e America Latina rispetto allo stesso periodo del 2019”. Pertanto, “la performance retail globale risulta vicina ai livelli pre-Covid”.
Durante la conference call con gli analisti, Alessandro Corsi, Cfo di Salvatore Ferragamo, ha sottolineato che “il consensus sulle vendite è di 1,1 miliardi e crediamo sia ragionevole, mentre come ebit margin ci aspettiamo a fine anno un dato vicino al 10%”.
I margini di redditività sono superiori alle attese degli analisti, così come i target sul 2021. Un ebit margin del 10% si traduce infatti in circa 110 milioni, a fronte dei 63 milioni previsti dal consensus degli analisti.
“Benché Ferragamo stia ancora sottoperformando i peer del settore in termini di fatturato e di margini – commentano gli analisti di Equita – la solidità del gross margin e la riduzione del magazzino sono incoraggianti e rappresentano una più solida base di partenza per il rilancio del gruppo, che sarà affidato al nuovo ceo Marco Gobbetti da gennaio”. Il broker ha alzato la raccomandazione a “buy”, inserendo il titolo nel portafoglio small cap.
In attesa dell’arrivo di Gobbetti, ieri il Cda ha affidato i poteri di gestione a Michele Norsa, vicepresidente esecutivo di Salvatore Ferragamo.