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Salvator Dalì a Bologna tra animazioni 3d e proiezioni immersive

Una mostra che si trasforma in un’esperienza culturale innovativa, “diffusa” e immersiva, Dalì Experience sarà il grande evento protagonista a Bologna dal 25 novembre 2016 al 7 maggio 2017.

Salvator Dalì a Bologna tra animazioni 3d e proiezioni immersive

L’evento espositivo dedicato al genio intramontabile di Salvador Dalì (Figueres 1904 – 1989), avrà sede a Palazzo Belloni, prestigioso edificio storico bolognese al 19 di via Barberia, fulcro di una manifestazione senza precedenti che coinvolgerà e animerà tutta la città.

Circa 200 opere, provenienti dalla Collezione “The Dalì Universe”, una delle più ricche documentazioni della storia artistica di Dalì, saranno protagoniste di un percorso interattivo e multimediale, che invita il visitatore ad un’esperienza coinvolgente e partecipativa. Si tratta di 22 sculture museali, 10 opere in vetro realizzate alla fine degli anni ’60 in collaborazione con la famosa cristalleria Daum di Nancy, 12 Gold objects, più di 100 grafiche tratte da 10 libri illustrati e 4 sculture monumentali che saranno posizionate in punti strategici del centro storico.

A cura del gruppo creativo Loop, eccellenza italiana nella progettazione di tecnologie interattive applicate all’arte e al design, Dalì Experience nasce per avvicinare il grande pubblico agli aspetti meno conosciuti del fantasmagorico artista catalano, con un approccio di ultimissima generazione.

L’aspetto curatoriale non convenzionale si fa “atto creativo” che, a partire dall’opera, restituisce ulteriori livelli di fruizione e di comprensione, e coinvolge ogni aspetto della mostra, come fosse un’opera totale. L’intento è quello di entrare in empatia con l’artista per trasmettere al pubblico un messaggio emozionale, non didascalico, dove la multimedialità e l’interazione diventano parte integrante della narrazione e non elementi accessori o di contorno.

I visitatori si immergeranno nel labirinto della mente poliedrica dell’autore per scoprire i risultati creativi della sua infinita immaginazione. Un viaggio attraverso le multi-dimensioni: dalla bidimensionalità delle grafiche, alla tridimensionalità delle sculture, fino alla quarta dimensione virtuale al di là dello spazio e del tempo.

Lo spettatore sarà continuamente stimolato a mettere in campo tutti i sensi per interagire con l’Universo Dalì, in cui le opere dialogano con installazioni interattive (animazioni 3d, realtà aumentata, proiezioni immersive) in un tour di continua scoperta e sorpresa, che invita a sperimentare. Nel percorso espositivo si scopriranno le diverse anime del maestro, il cui contributo creativo non è solo associato alla pittura surrealista ma tocca i più diversi e fertili ambiti della cultura del XX secolo: dal cinema alla moda, dal design alla pubblicità, dalla letteratura alla cucina, fino alla psicanalisi, alla fisica delle particelle e alle nuove tecnologie.

L’idea, e la sfida, è di ripensare i luoghi espositivi come contenitori fluidi all’interno e aperti verso l’esterno, in osmosi con il territorio; centri propulsori dai quali la cultura si espande in maniera centrifuga, coinvolgendo la città per renderla partecipe e protagonista. Per questo motivo saranno programmati appuntamenti ed eventi “surreali” a 360 gradi, che si svolgeranno anche a sorpresa e in luoghi imprevedibili, in partnership con istituzioni e realtà locali, in un continuo rapporto fuori-dentro, online-offline, reale-virtuale.

Per esempio sarà a disposizione una App di Realtà Aumentata per osservare il paesaggio urbano con lo sguardo di Dalì scoprendo gli strani oggetti del suo mondo distribuiti su tutto il territorio, e fare foto da condividerle sui principali social network, dove la mostra avrà una presenza costante con l’hashtag #daliexperience.

Dalì Experience è, inoltre, la prima tappa di un progetto di ampio respiro e inaugura la centralissima location di Palazzo Belloni, strategicamente posizionata tra piazza Malpighi e piazza Maggiore. Uno spazio espositivo di circa 800 mq al piano terreno che si propone come punto di riferimento per un nuovo modo di fare mostre in senso interdisciplinare, aperto ed esperienziale.

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