Il decreto per il salvataggio della Banca Popolare di Bari ha ricevuto il via libera dalla commissione Finanze della Camera, grazie anche al voto favorevole di Forza Italia e all’astensione di Lega e Fdi. Il testo sarà trasmesso all’Aula in prima lettura lunedì 20 gennaio e le votazioni inizieranno il giorno successivo. L’ultimo giorno utile per la conversione in legge al Senato è il 14 febbraio. A Montecitorio non sono esclusi ulteriori interventi correttivi riguardanti, tra gli altri, la riforma delle Bcc in vigore.
Intanto, la Commissione ha varato tre emendamenti riformulati dai relatori sulla base di proposte bipartisan, da Leu e Fdi. Uno di questi dà al Mediocredito Centrale l’obbligo di riferire ogni quadrimestre alle Commissioni parlamentari sulle operazioni finanziarie condotte per il rilancio del sistema creditizio nel Mezzogiorno e il salvataggio della Popolare di Bari. Per Mcc, o per l’eventuale newco costituita dall’istituto stesso, sono previsti dal 2021 altri obblighi informativi annuali al Parlamento.
Da Leu è inoltre giunta la richiesta, sempre rivolta a Mcc, di sostenere, oltre alle imprese, anche l’occupazione del Sud. Fdi ha infine sollecitato la conferma dei requisiti in materia di onorabilità, professionalità e autonomia disposti per i manager dal Testo unico bancario
Il via libera da parte della Commissione in tempi brevi è arrivato anche grazie al ritiro degli emendamenti da parte della maggioranza.
“Sono soddisfatto – commenta in una nota Claudio Mancini (Pd), relatore del provvedimento – Abbiamo raggiunto l’obiettivo di arrivare in Aula per la conversione in tempi rapidi per la prossima settimana, condizione necessaria per il rilancio della Popolare di Bari come soggetto centrale della Banca del Mezzogiorno”.