Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble si è detto “fiducioso” sul fatto che oggi l’Eurogruppo troverà un accordo per dare il via libera al terzo piano per il salvataggio della Grecia. Si tratta di un pacchetto di 35 riforme che Atene s’impegna a portare avanti in cambio di 85 miliardi di euro in tre anni. Il piano di misure economiche è stato approvato questa mattina dal Parlamento greco.
Nei giorni scorsi Schaeuble aveva espresso la sua preferenza per un prestito-ponte che permettesse di prolungare a approfondire la trattativa. Ieri il Financial Times ha scritto che Berlino avrebbe fatto girare un documento tra i partner dell’Eurozona con le sue obiezioni al terzo piano di salvataggio.
In particolare, Schaeuble avrebbe da ridire su tre punti: la sostenibilità del debito greco, i possibili rinvii delle riforme e il ruolo del Fmi. Da parte sua, il Fondo monetario ha ribadito più volte che parteciperà anche al nuovo salvataggio di Atene solo se i partner dell’Eurozona metteranno in campo un piano per ridurre il debito pubblico greco, che ai livelli di oggi non è più sostenibile.
A questo proposito, oggi il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha confermato che “la sostenibilità del debito è tuttora un grande punto di preoccupazione, specialmente per il Fondo Monetario Internazionale”. L’olandese ha affermato che sarebbe importante che l’istituzione di Washington e l’Europa trovassero un approccio comune a ogni forma di alleggerimento del debito.
L’ipotesi vede per ora contraria la Germania, ostile a ogni riduzione del debito, che potrebbe costare miliardi ai detentori dei titoli greci.