Condividi

Salva Roma, il Governo ritira il decreto: “Ne presenteremo un altro”

Decisivo l’ostruzionismo di Lega e M5S, che avrebbe certamente impedito la conversione in legge entro i termini – Il secondo ritiro è stato quindi deciso dal Governo per evitare la decadenza del provvedimento, che avrebbe reso ancora più impervia la strada per salvare le casse del Campidoglio dal default.

Salva Roma, il Governo ritira il decreto: “Ne presenteremo un altro”

L’odissea del Campidoglio non finirà a breve. Il Governo ha ritirato il decreto Salva Roma, che conteneva (tra l’altro) le norme necessarie ad evitare il default delle casse capitoline. Per il sindaco Ignazio Marino e la sua amministrazione, tuttavia, c’è ancora una speranza: il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha già assicurato che l’Esecutivo studierà “un nuovo provvedimento dopo un’attenta valutazione dei contenuti”. 

Per il Salva Roma si tratta del secondo ritiro dopo quello deciso dal governo Letta prima di Natale. Stavolta a decidere le sorti del provvedimento è stato l’ostruzionismo delle opposizioni: Boschi ha spiegato ai capigruppo di Montecitorio che l’elevato numero di emendamenti avrebbe potuto tenere l’Aula impegnata per 215 ore, ben oltre la scadenza del provvedimento.

Sul testo era in corso da ieri sera la discussione generale e in mattinata erano ancora in attesa di parlare 14 deputati, tutti di Lega e M5S, con mezz’ora a disposizione. Il provvedimento non aveva quindi speranze di essere convertito in legge entro il termine di 60 giorni dall’emanazione – che sarebbe scaduto venerdì–  e l’eventuale decadenza avrebbe complicato ulteriormente il compito del Governo, visto che i decreti scaduti non possono essere reiterati. 

Il ritiro è stata quindi una mossa strategica, tanto più che – anche senza il Salva Roma – la settimana del Parlamento è già piuttosto intensa. Il Senato ha dato oggi il via libera definitivo al Milleproroghe (con 135 sì, 20 no e 78 astenuti), mentre l’assemblea della Camera da domani dovrà affrontare il voto sulla delega fiscale per l’approvazione  finale, dopo l’ok arrivato stamane in commissione Finanze. 

Commenta