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Salva-risparmiatori, piano per il Sud e pacchetto sicurezza: le novità in manovra

Un fondo ad hoc per aiutare i risparmiatori delle quattro banche popolari appena salvate, un mix di misure in favore del Sud e un pacchetto di misure per la sicurezza da attuare in due tempi, attingendo anche ai fondi recuperati con la voluntary disclosure. Queste le principali aggiunte alla legge di Stabilità su cui Governo, maggioranza e opposizione stanno discutendo, in attesa che domenica la commissione Bilancio della Camera riprenda i lavori sulla manovra.

FONDO PER RISPARMIATORI DANNEGGIATI DA RISOLUZIONE BANCARIA

Sul primo fronte, è il Pd a proporre di costituire un fondo ad hoc cui attingere per risarcire coloro che sono stati penalizzati dalla risoluzione bancaria. Secondo quanto spiegano fonti parlamentari, il fondo non sarebbe alimentato da risorse fresche ma dai ricavi che si otterranno con la vendita degli asset passivi presi in carico dalla bad bank.

Su questa soluzione non sarebbero d’accordo tutti i gruppi parlamentari. Scelta Civica, nel proprio sub-emendamento, ha proposto un credito d’imposta del 26% da scomputare sull’Irpef per compensare almeno in parte le minusvalenze maturate nel contesto della risoluzione bancaria. Entrambe le proposte sono attualmente all’esame del Tesoro.

IL PIANO PER IL SUD

Quanto al piano per rilanciare il Sud, sono due le misure che dovrebbero vedere la luce: l’aumento della decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato (che dovrebbe essere riportata al 100% anche per il 2016) e il credito d’imposta sugli investimenti (probabilmente al 10%). Sembra invece sfumata l’ipotesi di un super-ammortamento al 160% per gli imprenditori che investono in macchinari e attrezzature (la norma entrerà in vigore con la manovra e varrà in tutto il Paese, ma al 140%). Ci sono tuttavia anche gruppi parlamentari che spingono per concentrare tutte le risorse su uno solo dei due interventi, ma al momento la posizione prevalente è quella di realizzare un mix fra le due misure. 

PACCHETTO SICUREZZA IN DUE TEMPI 

Infine, sul versante della sicurezza, è atteso un intervento in due tempi. La prima parte delle misure sarebbe finanziata subito con alcune delle risorse garantite dalla voluntary disclosure (5-600 milioni di euro). La seconda dovrebbe invece essere sbloccata in primavera, con l’atteso via libera dell’Ue alla clausola di flessibilità sul deficit legata agli eventi eccezionali. 

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